dal nostro inviato Jan Pellissier
Ventimiglia, 16 giu. (LaPresse) – Il miglior modo per entrare un Francia ed evitare qualsiasi controllo della gendarmerie per i migranti bloccati a Ventimiglia sarebbe attraversare la frontiera in automobile. Difatti i tre punti di controllo stradali tra la città ligure e Mentone sono di fatto aperti. Arrivando dall’autostrada A10, superato il casello italiano, basta proseguire ed uscire a Mentone città e si è sicuri di non trovare controlli. Le due frontiere delle strade statali, quelle di ponte San Luigi e ponte San Ludovico, dove si trovano le scogliere dei Balzi Rossi su cui da alcuni giorni sosta la gran parte dei migranti, sono sì presidiate da agenti di polizia francesi, ma nessun autoveicolo viene fermato, controllato o ispezionato. Diverso il discorso per chi prova ad attraversare la frontiera sui treni, italiani o francesi che siano.
La piccola stazione di Mentone Garavan è infatti presidiata da tre camionette della gendarmerie. Qui tutti i treni che dall’Italia sono diretti in Francia vengono fatti fermare e sono passati al setaccio dagli agenti e i migranti senza permesso sono rispediti a Ventimiglia. La stazione ligure è anch’essa fortemente presidiata da polizia e carabinieri che però non eseguono alcun controllo sui documenti, ma semplicemente gestiscono l’ordine pubblico della piccola piazza antistante dove sono accampati in maggioranza i migranti. Croce Rossa e protezione civile si occupano di approvvigionare le circa 200 persone che vi sostano fornendo pasti gratuiti, acqua e abiti puliti. Tutti questi filtri sui treni sono oggi resi più celeri, oggi, dallo sciopero dell’Or.S.A. che ha azzerato, o quasi, i convogli diretti in Francia.
C’è poi chi sceglie di attraversare la frontiera a piedi, ma è una soluzione senza possibilità di successo poichè le strade sono costantemente pattugliate e, come capitato a un gruppo di 8 ragazzi di colore accompagnati da alcuni coetanei europei, l’unica possibilità che hanno è quella di essere respinti. Ci sarebbe infine un’ultima, ma molto complessa, possibilità, ovvero quella di ottenere un passaggio via mare. Ma per molti dei migranti la sola idea di risalire su un’imbarcazione è esclusa a priori in ragione del panico che hanno provato quando hanno attraversato con i famosi barconi il canale di Sicilia arrivando dalla Libia.
Appena ci si allontana da ponte San Ludovico o dalla stazione di Ventimiglia, la vita di un Liguria già in versione semi vacanziera prosegue senza intoppi. Si lamentano, per ora in maniera pacata, solo i commercianti che temono un calo delle presenze nei prossimi mesi. Per ora, però, tedeschi inglesi e olandesi che attraversano il confine tra Italia e Francia si fermano giusto qualche secondo con le loro auto pulite chiedendo cosa accada. Roba da italiani, sembrano pensare mentre si allontanano. L’Europa qui non esiste.