Crack delle cliniche Divina Provvidenza: chiesto l’arresto per il senatore Azzollini

Roma, 10 giu. (LaPresse) – La guardia di finanza di Bari ha eseguito questa mattina dieci ordinanze di custodia cautelare, su richiesta della procura di Trani, per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta nell’ambito dell’operazione ‘Oro pro nobis’, riguardante la gestione delle case di cura Divina Provvidenza.

Dalla vicenda emerge un buco da oltre 500 milioni. Per tre delle persone coinvolte è stato richiesto il carcere. Per le altre sette, invece, gli arresti domiciliari. È stato, inoltre, sequestrato l’immobile appartenente alla casa di cura della Divina Provvidenza a Guidonia, in provincia di Roma. Ci sarebbe anche il senatore di Ncd Antonio Azzollini tra i destinatari del provvedimento di arresto. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricevuto infatti dalla procura di Trani la richiesta di arresto nei confronti di Azzollini, presidente della Commissione bilancio del Senato. Il presidente Grasso trasmetterà quindi in giornata la documentazione alla Giunta per le immunità di Palazzo Madama, che le prenderà in carico per l’esame.

L’indagine – rende noto la procura di Trani – è durata tre anni e si è avvalsa anche della collaborazione dello Ior. Tra gli arrestati ci sarebbero alcune religiose, un ex direttore generale, alcuni amministratori di fatto e dei dipendenti dell’ente.