Expo, Filippo Bolaffi:Speriamo avvicini a mondo del vino tanti giovani

Milano, 13 mag. (LaPresse) – “Il mondo del vino era un settore che mancava alla nostra casa d’aste e abbiamo visto l’opportunità di riempire un buco nel mercato. L’Italia è il secondo produttore al mondo a livello, ma per quanto riguarda il commercio dei vini da collezione era molto indietro rispetto ai nostri vicini di casa francesi e alle piazze internazionali, come Londra, New York e Hong Kong”. Proprio per questo il gruppo Bolaffi, come ha spiegato l’amministratore delegato Giulio Filippo Bolaffi, si è affacciato a questo nuovo settore e ha organizzato nel concept store Miroglio di piazza Scala della Miroglio la seconda asta di vini pregiati.

“Abbiamo pensato che sarebbe stato bello avvicinare un pubblico diverso rispetto al nostro tipico collezionista – ha spiegato Giulio Filippo Bolaffi – che è un po’ più avanti con gli anni, di sesso maschile. Il mondo dei vini, invece, abbraccia un pubblico molto più eterogeneo. Anche i giovani che provano a comprare qualche bottiglia per degustarla un domani potrebbero diventare collezionisti”. E proprio per ampliare e diversificare il più possibile il par terre dei già affezionati estimatori, Bolaffi ha pensato di organizzare l’asta nei primi giorni di Expo e in uno spazio normalmente consacrato alla moda e alla tradizione sartoriale Made in Italy.

“In sala, al telefono e via internet abbiamo i ‘soliti sospetti’, cioè i collezionisti e i commercianti. C’è però qualche privato che senza la vetrina del concept store Miroglio non avrebbe saputo della nostra asta – ha spiegato Bolaffi – Expo ci ha dato una grande visibilità sui media.

Magari oggi ci sarà anche qualche turista cinese o russo, che è uscito dall’hotel pensando di andare a visitare la Scala o il Duomo ma vedendo quello che sta succedendo, chissà che non sia preso dalla voglia di entrare e provare a comprare qualche lotto”.

In catalogo c’erano preziose e rare bottiglie italiane, champagne millesimati, ma anche “nomi di qualche cantina che magari nei prossimi anni entrerà stabilmente a far parte del circuito internazionale”. Unico comun denominatore, la grande qualità, garantita da Slow Food. Novità assoluta, anche i prodotti di altissima gastronomia. ” Anche in questo caso Slow Food ha selezionato dei produttori di nicchia, che fanno dei prodotti eccezionali ma solitamente non riescono ad uscire dal loro piccolo alveo – ha spiegato Giulio Filippo Bolaffi – Noi abbiamo deciso di dar loro una vetrina importante perché questi prodotti che meritano l’attenzione del grande pubblico, speriamo addirittura internazionale. Vedremo – ha concluso – se ad aggiudicarseli saranno i privati oppure qualche ristorante stellato”.