Roma, 6 mag. (LaPresse) – “La delazione non è una brutta parola: ora serve più coraggio del legislatore. Forse occorre sporcarsi un po’ le mani”. Così il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, nel corso del suo intervento a un convegno sulla corruzione organizzato dall’università Luiss Guido Carli. “Bisogna avere il coraggio di dare maggior tutela e riservatezza al denunciante”, ha aggiunto.
Facendo riferimento alla figura del whistleblower, Cantone ha sottolineato come “facciamo fatica a trovare un termine che traduca quello inglese”, spiegando che questo è sintomatico dell’accezione negativa che viene conferita alla figura del segnalatore di illeciti in Italia. “Se diciamo ‘non pagheremo mai chi collabora con la giustizia’, e anch’io sono d’accordo che chi collabora fa il suo dovere, ci teniamo la mafia”, ha aggiunto il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.