di Ilaria Leccardi Milano, 30 apr. (LaPresse) – Ci hanno lavorato fino all’ultimo e senza sosta, anche se il pensiero correva veloce verso la patria ferita dal terremoto. A sei giorni dal sisma che ha causato oltre cinquemila vittime, il padiglione Nepal è quasi pronto per l’apertura ufficiale di Expo 2015. Mancano ancora alcune rifiniture, anche perché dopo la fortissima scossa di sabato scorso numerosi operai impegnati a completare l’opera hanno fatto rientro a casa, ma, assicurano i responsabili, domani, per la visita del primo ministro Matteo Renzi, “il padiglione sarà presentabile”. E questo è stato possibile anche grazie all’aiuto italiano. Per la visita di Renzi, spiega Amrit Shakya, Deputy commissioner del Padiglione Nepal, “avrei voluto che tutto fosse terminato e pronto. Ma molti dei miei collaboratori nepalesi sono dovuti rientrare dalle loro famiglie e alle loro case. Ringrazio i miei collaboratori italiani ed Expo per aver incrementato il loro supporto. Domani mostreremo al primo ministro una grande pagoda come quelle purtroppo crollate nella valle di Katmandu e uno stupa che l’abbraccia, sono i simboli della danza cosmica tra umanità e natura”.
SOLIDARIETA’ PER POPOLAZIONE COLPITA DA SISMA. In seguito al sisma, molte delle attività che ospiterà il Padiglione Nepal nei prossimi mesi saranno concentrate sul tema della solidarietà nei confronti della popolazione colpita. Per questo, spiegano i responsabili, “deve essere il faro internazionale acceso sul dramma e la piattaforma attraverso la quale concentrare la solidarietà e i fondi per aiutare le vittime e la ricostruzione di questo stupendo Paese”. A contribuire a tutto ciò è anche il comitato Everest-K2 del Cnr, presente con la riproduzione in scala più piccola della Piramide, il laboratorio di ricerca sorto nel 1990 ai piedi dell’Everest. A Expo 2015, invece che 13 metri per 13, la piramide è 4 metri per 4 e ha su di sé degli schermi interattivi che proietteranno in parte immagini relative alla montagna e alla ricerca, in parte dedicate ai danni del sisma e alle bellezze di Katmandu prima del terremoto.
PADIGLIONE-PAGODA. Il Padiglione del Nepal in Expo 2015 è stato costruito con grande perizia artigianale: ogni colonna, ogni trave e tutti gli elementi, statue, capitelli, fregi che compongono la grande pagoda sono state intarsiate a mano. Occupa una superficie di 2.750 metri quadri, di cui 1.000 coperti. La skyline rappresenta la catena dell’Himalaya, un percorso dall’ingresso fino al punto più elevato con la pagoda e il grande stupa, rappresentazione architettonica del monte Sagarmatha, nome nepalese dell’Everest che significa ‘casa della dea madre’.