Roma, 9 apr. (LaPresse) – Sono stati 4.316 i cani abbandonati ed entrati nei centosette canili italiani monitorati da Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente, nei primi tre mesi del 2015, rispetto ai 3.672 dello stesso periodo dello scorso anno, con un incremento di circa 700 cani. Se si proietta questo dato sul totale degli oltre mille canili italiani, afferma l’associazione, si ha un abbandono che supera le 40.000 unità rispetto alle 35.000 dello scorso anno, con un incremento di oltre il 15%. Secondo i dati elaborati in questi giorni sui 107 canili, di questi 4.316 cani oltre 1.400 sono abbandonati direttamente in canile, o portati lì da padroni che non riescono più a mantenerli a causa della crisi. Molti anche i cani che entrano in canile provenienti dall’estero, e in particolare dalle perreras spagnole e dai Paesi dell’est Europa, portati in Italia e affidati a famiglie che poi non riescono a gestire cani problematici. Complessivamente lo scorso anno sono stati abbandonati 120.000 cani, con un picco nei mesi estivi. Tra le regioni con il maggior numero di cani entrati in canili alla Puglia ha la maglia nera, seguita da Lombardia ed Emilia Romagna e poi da Calabria, Lazio e Toscana. In coda alla classifica Trentino e Valle D’aosta.