Torino, 17 mar. (LaPresse) – Otto anni e tre mesi di carcere: è la condanna che la Corte di appello di Torino ha inflitto a Giuliano Soria, ex patron del Premio Grinzane Cavour, imputato per violenza sessuale e peculato. In primo grado la pena era di 14 anni e mezzo. La corte, presieduta dal giudice Elisidoro Rizzo, ha assolto Soria per alcuni capi di imputazione, per altri è intervenuta la prescrizione. Angelo Soria è stato condannato per peculato a quattro anni, tre mesi e 15 giorni. Il terzo imputato, Bruno Libralon, ex direttore dell’Icif (scuola internazionale di cucina italiana, a un anno e sette mesi. Provvisionali sono state riconosciute per le parti lese.