Perugia, 9 mar. (LaPresse) – Erano le 18 del 9 gennaio 2004 quando partì dall’Albania verso l’Italia un gommone carico di migranti, che avevano pagato per la traversata 1.500 euro ciascuno. Poco ore dopo l’imbarcazione naufragò in mare aperto nel Golfo di Otranto causando la morte di 21 persone, oltre a 7 dispersi. Una tragedia evitabile, stando agli accertamenti svolti dalle Autorità albanesi, se solo gli scafisti avessero segnalato per tempo la loro posizione con i razzi presenti a bordo, così da attivare i soccorsi. A distanza di quasi 11 anni da quella tragedia, la guardia di finanza di Perugia ha ora individuato ed arrestato uno dei principali responsabili di quella traversata, un quarantenne albanese, condannato a 25 anni di reclusione dal Tribunale di Valona per traffico di esseri umani e ricercato dal 2005 per mezzo di un ordine di cattura internazionale. L’uomo, sospettato anche di traffico di droga, è stato arrestato e stamattina estradato in Albania dove sconterà la sua pena.