Observa: Per italiani cause crisi ricerca pochi fondi statali e fuga cervelli

Vicenza, 6 mar. (LaPresse) – Il problema più grave della ricerca scientifica in Italia? La scarsità di fondi pubblici e la fuga di cervelli. E’ quanto emerge dalle analisi dell’istituto indipendente di ricerca vicentino Observa Science in Society, contenute nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2015, giunto quest’anno all’undicesima edizione, curato da Giuseppe Pellegrini e Barbara Saracino e pubblicato da Il Mulino. Nella graduatoria sulle criticità del mondo scientifico gli italiani pongono al primo posto la scarsità di finanziamenti statali (36,3%) e al secondo l’esodo dei giovani ricercatori all’estero (28,6%). In terza posizione si segnalano i limitati investimenti delle aziende (18,4%), Seguono la difficoltà dei cittadini di comprendere l’importanza della ricerca (6,8%) e la scarsa valorizzazione del lavoro delle scienziate (6,1%). Interrogati sull’esodo dei giovani ricercatori all’estero, gli italiani indicano come causa principale la scarsità di risorse statali per la ricerca (47,4%), seguita dal livello stipendiale troppo basso (22,3%), il fenomeno delle raccomandazioni legato agli avanzamenti di carriera (21,5%) e in minore misura lo sforzo richiesto per sostenere una carriera scientifica (5%). L’azione più utile secondo i cittadini per finanziare la ricerca è devolvere il 5 per mille delle imposte alla ricerca (38%). Altre azioni suggerite sono: la partecipazione a raccolte fondi (14%), la donazione a enti di ricerca (12%) e la partecipazione a eventi scientifici (12%). Le iniziative di mobilitazione sono indicate dal 9,5% e l’acquisto di prodotti nel corso di raccolte fondi dal 7,5%.