Roma 25 feb. (LaPresse) – Cinque anni di reclusione. E’ la richiesta di condanna avanzata ai giudici della settima sezione penale del tribunale di Roma dal pm Corrado Fasanelli nei confronti di Franco Panzironi, ex amministratore delegato dell’Ama, finito a processo per per la cosiddetta ‘parentopoli’. In sede di requisitoria il pm ha chiesto altre cinque condanne e due assoluzioni: 2 anni di reclusione per Gian Francesco Regard e per Ivano Spadoni, rispettivamente ex direttore dell’ufficio legale e dirigente della municipalizzata che si occupa dei rifiuti capitolini. Due anni e 6 mesi per Bruno Frigerio, consulente dell’azienda, mentre per Lorenzo Allegrucci e Luciano Cedrone – entrambi ex dirigenti – il pm ha richiesto rispettivamente un anno e mezzo e quattro anni di reclusione. Secondo l’accusa, gli imputati – accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e falso – avrebbero gestito oltre 800 assunzioni irregolari. In 41 casi, nel 2008, le assunzioni sarebbero arrivate su chiamata diretta, con delibere predatate per evitare i vincoli imposti dalla legge Brunetta che sarebbe diventata esecutiva pochi giorni dopo. Tra gli imputati, gli unici due per i quali il pm ha chiesto l’assoluzione sono Giovanni D’Onofrio, consulente Ama, e Sergio Bruno, presidente della società incaricata delle preselezioni del personale.