Milano, 17 gen. (LaPresse) – Circa 2mila persone hanno partecipato, in piazza Luigi Einaudi a Milano, alla manifestazione dal titolo ‘L’unica malattia è l’omofobia’, organizzata dai ‘Sentinelli di Milano’ per protestare contro il convegno dal titolo ‘Difendere la famiglia per difendere la comunità’ a Palazzo Lombardia. Sulla locandina dell’incontro, che si è concluso con un intervento del governatore Roberto Maroni, c’è il logo di Expo. “E’ vergognoso il fatto che venga usato il logo dell’Expo, che è una manifestazione universale dedicata a tutti, per un evento che invece vuole chiudere. Il convegno sulla famiglia naturale organizzato in Regione è proprio un evento medioevale di chiusura rispetto a quello che succede nel mondo”, raccontano Massimo e Domenico, tra i promotori dell’iniziativa di protesta.
“Noi – racconta la coppia – abbiamo fatto un mail bombing agli organizzatori di Expo e agli sponsor. Nonostante il commissario Sala e il segretario del Bie Loscertales abbiano preso le distanze e abbiano chiesto di rimuoverlo, il logo è rimasto li”. Gli organizzatori sono perprelessi anche sull’idea del governatore Roberto Maroni di concludere il convegno per la famiglia naturale con un suo intervento proprio per garantire che non vengano prese posizioni discriminatorie. “Dopo aver organizzato – proseguono – un convegno al quale sono stati invitati a parlare Costanza Miriano, Adinolfi e rappresentanti di Obiettivo Chaire, che vogliono curare l’omosessualità, Maroni dice di non essere d’accordo? Non regge, non è credibile”.
Ad aderire alla contromanifestazione ci sono, oltre alle organizzazioni LGBT, all’Arcigay e all’Arcilesbica di molte città italiane, anche il Pd con il segretario lombardo Alesandro Alfieri e il deputato Ivan Scalfarotto. Alla protesta hanno aderito anche Sel, Rifondazione Comunista, Verdi. In piazza sono scesi anche il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati, il vicesindaco di Milano Ada LUcia De Cesaris, l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e il presidente del conisglio comunale Basilio Rizzo. Molte le famiglie arcobaleno, le coppie omosessuali, ma anche coppie e famiglie eterosessuali. Il logo dell’iniziativa è un cuore rosso con all’interno il simbolo dell’uguale.
Tra i partecipanti c’è anche Giampietro Belotti, studente di Bergamo di 29 anni, il ‘nazista dell’Illinois’ che indossa una divisa nazista contro l’omofobia. Anche Diego Passoni, conduttore di Radio Deejay, ha voluto partecipare alla protesta. “In Regione c’è molta gente che ha teorie interessanti sulla famiglia, valide solo da un punto di vista fantascientifico”, ha scherzato. “E’ scandaloso però che le autorità siano omofobe e discriminatorie”, ha aggiunto annunciando una singolare forma di protesta: “Distribuirò figurine di Claudia Koll, perchè se un omosessuale guarda l’attrice e la desidera sessualmente vuol dire che è guarito”. Il prossimo appuntamento, hanno annunciato gli organizzatori, è per il 14 febbraio in piazza della Scala.