Bari, 30 dic. (LaPresse) – Sono undici le vittime della tragedia del traghetto Norman Atlantic, incendiatosi il 28 dicembre al largo di Corfù. La Nave San Giorgio ha recuperato un’altra salma in mare. Ci sono anche tre italiani tra i morti nel naufragio.
Resta incerto, però, il numero di quanti mancano all’appello. Pare, infatti, che vi fossero due liste passeggeri (una con 458 e l’altra con 478 nomi) sulle quali comparivano nomi differenti: a conferma di questa anomalia ci sono alcuni superstiti i cui nomi non si trovano su nessuna delle due liste.
Intanto è arrivata in serata al porto di Brindisi la nave San Giorgio con 214 naufraghi e 5 salme. Dopo gli interrogatori da parte della squadra mobile e dell’ufficio immigrazione, i superstiti hanno lasciato la nave della marina militare. Imponente il dispositivo di accoglienza organizzato per curare e rifocillare le persone. I naufraghi hanno riabbracciato i parenti e sono stati ospitati in alberghi della provincia.
PROCURATORE: NON SI HANNO NOTIZIE DI 179 PERSONE. “Sono 179 le persone di cui non conosciamo la sorte” nel naufragio della Norman Atlantic “detraendo i morti accertati e le persone salvate che sono, solo ad opera della marina miliare ben 214, e chi è stato sbarcato in Puglia, in totale 96, con i 39 diretti stamane a Manfredonia, ma sbarcati a Taranto perche’ il meteo non consentiva lo sbarco a Manfredonia. Saranno a Taranto fra 12-14 ore”. Lo ha detto in conferenza stampa Giuseppe Volpe, procuratore della Repubblica di Bari. “Resterebbero quindi 179 persone di cui non conosciamo la sorte, fra cui moltissimi speriamo quasi tutti imbarcati sui mercantili che hanno prestato soccorso diretti in Grecia, due unità”, ha aggiunto.
PROCURA: ASPETTIAMO DATI DA GRECIA PER CALCOLO DISPERSI- “Stiamo aspettando che le autorità greche ci comunichino il numero dei superstiti che sono stati portati in Grecia e che quindi dovranno essere sottratti dai 179 perché si stabilisca con approssimazione quanti dispersi ci sono”. Lo ha detto questa mattina il procuratore generale di Bari Giuseppe Volpe durante la conferenza stampa in capitaneria di porto a Bari sul naufragio del Norton Atlantic.
CONDIZIONI METEO IN PEGGIORAMENTO– “Le condizioni meteo giocano al momento a sfavore per una positiva conclusione di tutta l’attività che in è in atto. Le condizioni attuali dicono peggioramento nelle prossime 24 ore. Bisogna essere fiduciosi che le capacità tecniche della società Barretta siano tali da agganciare la nave Noman Atlantic e da riportarla a riva. Ci vuole anche un pizzico di fortuna”. Lo ha detto questa mattina l’ammiraglio Giovanni de Tullio, comandante della direzione marittima della Puglia e della Basilicata Jonica durante la conferenza stampa in capitaneria di porto a Bari sul naufragio del Norton Atlantic.
La marina militare ha attivato sulla nave San Giusto nel porto di Brindisi un centro di coordinamento e accoglienza per i familiari naufraghi del Norman Atlantic.
ACCERTATA IDENTITA’ DI UNA SOLA SALMA- “Non è possibile ovviamente avere l’identità delle due salme non recuperate in mare. Delle altre 8, invece, una è stata identificata: si tratta di un greco Kostantinos Koufopoulos. Ci siamo fatti mandare le foto delle salme dalla nave San Giorgio perché qui avevamo i parenti di alcuni italiani passeggeri del Norman Atlantic e abbiamo tentato alcuni riconoscimenti fotografici, su questo però non abbiamo certezze definitive”. Lo ha detto questa mattina il procuratore generale di Bari Giuseppe Volpe durante la conferenza stampa in capitaneria di porto a Bari sul naufragio del Norman Atlantic.
ACQUISITI TELEFONI PRIVATI NAUFRAGHI- I telefoni privati dei passeggeri del Norman Atlantic sono stati acquisiti dalla procura di Bari nell’ambito delle indagini sul traghetto Norman Atlantic.
“Sono in corso approfondimenti in merito a tutte le dichiarazioni che i superstiti hanno reso e bisognerà verificarle”, ha affermato Volpe durante la conferenza stampa in capitaneria di porto a Bari sul naufragio del Norman Atlantic. “I dati che sono stati acquisiti dalle informazioni fino ad ora ottenute – ha aggiunto – devono essere incrociati con quelli che verranno forniti dagli altri naufraghi non ancora ascoltati. E’ del tutto prematuro concludere in maniera definitiva rispetto a quello che fino ad ora abbiamo verbalizzato. E’ un lavoro che richiede molti giorni. In questo momento la nostra prima preoccupazione è quella di recuperare il relitto anche per verificare se a bordo vi siano ulteriori salme”.
MORTI 2 MARINAI ALBANESI DI RIMORCHIATORE: COLPITI DA CAVO – E’ morto anche il secondo marinaio albanese di un rimorchiatore colpito da un cavo nelle operazioni di soccorso al traghetto Norman Atlantic. “Durante il traino la rottura del cavo ha colpito due marinai civili albanesi. Il team medico della Marina ha constatato il decesso di entrambi”, ha reso noto la marina militare italiana.
SOPRANO SUPERSTITE: PICCHIAVANO ANCHE I BIMBI- “Si sono comportati come animali. Hanno alzato le mani sui bambini, hanno picchiato anche me, ho tirato fuori le unghie e ho risposto alle botte”. La soprano greca Dimitra Theodossiou, sopravvissuta all’incidente del Norman Atlantic, racconta così al Corriere della Sera i momenti trascorsi in attesa dei soccorsi con gli altri passeggeri, alcuni dei quali, dice “hanno picchiato le donne per mettersi in salvo”. “Non c’è stato alcun allarme – accusa – nessuno ha detto niente”, ma ha visto il fumo e per questo ha bussato alle altre cabine ed è andata sul ponte. “Il comandante – dice ancora la soprano – non si è né visto né sentito, nemmeno un annuncio col megafono”.
MARINAIO ALBANESE MORTO DURANTE SOCCORSI- Un marinaio albanese, che si trovava a bordo di un rimorchiatore, è morto durante le operazioni di rimorchio del traghetto Norman Atlantic. Un altro è rimasto gravemente ferito.
Dionis Dulaj, portavoce della polizia di Valona, ha raccontato che i due marinai, quello deceduto e quello rimasto gravemente ferito, sono stati colpiti da una fune utilizzata per agganciare il Norman Atlantic. Il portavoce del ministero della Difesa albanese, Edlira Prendi, ha confermato il decesso dell’uomo e ha spiegato che un gruppo di medici si sta occupando del ferito. Un elicottero italiano si occuperà di portarlo in un ospedale albanese
LA TESTIMONIANZA DI UN PASSEGGERO: A BORDO UOMINI PICCHIAVANO DONNE E BAMBINI. Un camionista greco che si trovava a bordo del traghetto Norman Atlantic ha detto ad Associated Press che l’allarme anti-incendio è arrivato dopo che la maggior parte dei passeggeri, allertati dal fumo che stava invadendo le loro cabine, erano usciti fuori, e che non ha visto membri dell’equipaggio dare istruzioni ai passeggeri. Christos Perlis, 32 anni, ha parlato con Associated Press al telefono mentre era a bordo di una nave dei soccorsi. L’autista greco ha descritto le scene dei soccorsi come caotiche e piene di panico. “I nostri piedi bruciavano e dai piedi in su eravamo bagnati”, ha raccontato Perlis ad Ap, aggiungendo che quando gli elicotteri dei soccorsi sono arrivati i passeggeri si sono fatti prendere dal panico. “Tutti si pestavano l’un l’altro per salire sull’elicottero”, ha spiegato Perlis, aggiungendo che lui e un altro uomo hanno cercato di imporre un po’ d’ordine. “Prima i bambini, poi le donne e poi gli uomini. Gli uomini tuttavia hanno cominciato a colpirci per poter entrare per primi. Non hanno preso in considerazione le donne o i bambini, niente”, ha detto Perlis.