Rogo traghetto, i morti sono 10. Caos sul numero dei dispersi. Testimone: A bordo botte per salvarsi

Roma, 29 dic. (LaPresse) – E’ salito a 10 il bilancio delle vittime dell’incidente del traghetto Norman Atlantic, che ha preso fuoco ieri davanti a Corfù. Lo rende noto la guardia costiera, spiegando che sono stati recuperati altri due corpi mentre i superstiti sono 427. A bordo del traghetto ci sarebbero dovute essere, secondo la lista di imbarco, 478 persone ma non si ha certezza del numero. Sulla nave, dopo le complesse operazioni di salvataggio, non c’è più nessuno, anche il comandante ha lasciato la nave dopo che sono stai tratti in salvo i passeggeri.

CAOS SUL NUMERO DEI DISPERSI. “Non ci pronunciamo sulla questione dei dispersi perché c’è una lista d’imbarco ma non possiamo avere certezza sul numero esatto di persone che sono salite a bordo”. Lo ha detto il ministro del Trasporti, Maurizio Lupi, in conferenza stampa in merito alle persone coinvolte nell’incendio del traghetto Norman Atlantic, che ha preso fuoco ieri davanti a Corfù. “Fare previsioni sul numero dei dispersi, l’abbiamo detto anche al ministro greco – ha ribadito Lupi – ci sembra assolutamente prematuro. I numeri sono ballerini. Il porto d’imbarco dovrà ora verificare la corrispondenza delle liste. C’è stato anche uno scalo, magari qualcuno è potuto scendere”.

A BORDO RIMASTO SOLO IL COMANDANTE – A bordo del traghetto Norman Atlantic “è rimasto solo il comandante, che come tutti i comandanti seri è l’ultimo ad abbandonare la nave” e “quattro ufficiali della marina militare”. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa di fine anno a Montecitorio.

LA TESTIMONIANZA DI UN PASSEGGERO: A BORDO UOMINI PICCHIAVANO – Un camionista greco che si trovava a bordo del traghetto Norman Atlantic ha detto ad Associated Press che l’allarme anti-incendio è arrivato dopo che la maggior parte dei passeggeri, allertati dal fumo che stava invadendo le loro cabine, erano usciti fuori, e che non ha visto membri dell’equipaggio dare istruzioni ai passeggeri. Christos Perlis, 32 anni, ha parlato con Associated Press al telefono mentre era a bordo di una nave dei soccorsi. L’autista greco ha descritto le scene dei soccorsi come caotiche e piene di panico. “I nostri piedi bruciavano e dai piedi in su eravamo bagnati”, ha raccontato Perlis ad Ap, aggiungendo che quando gli elicotteri dei soccorsi sono arrivati i passeggeri si sono fatti prendere dal panico. “Tutti si pestavano l’un l’altro per salire sull’elicottero”, ha spiegato Perlis, aggiungendo che lui e un altro uomo hanno cercato di imporre un po’ d’ordine. “Prima i bambini, poi le donne e poi gli uomini. Gli uomini tuttavia hanno cominciato a colpirci per poter entrare per primi. Non hanno preso in considerazione le donne o i bambini, niente”, ha detto Perlis.

GLI ARRIVI A BARI. Intanto, un gruppo di 49 naufraghi – tra cui 4 bambini – è arrivato poco dopo le 7.30 al porto di Bari, a bordo del portacontainer Spirit of Piraeus. Inizialmente l’arrivo del mercantile era previsto a Otranto, ma le cattive condizioni del mare hanno costretto l’approdo a Bari. I soccorritori hanno sbarcato i passeggeri uno ad uno, dando la precedenza a chi è in precarie condizioni di salute, ai bambini e agli anziani.

Il primo a sbarcare è stato un uomo avvolto in una coperta e con i piedi avvolti in bende. A sorreggerlo sulla scaletta sono stati due soccorritori. Altri naufraghi avvolti nelle coperte sono scesi lentamente, alcuni facendo il segno di vittoria con le mani. I familiari li attendevano sul molo. I passeggeri sono poi saliti sui mezzi dei vigili del fuoco e saranno smistati negli alberghi della città.


INCENDIO NEL GARAGE DEL TRAGHETTO. Il traghetto, battente bandiera italiana, si è incendiato all’alba di ieri mattina, mentre si trovava a largo di Corfù, diretto ad Ancona. Un cittadino greco ha perso la vita cercando di raggiungere la scialuppa di salvataggio. Molti i feriti che hanno raggiunto gli ospedali pugliesi a bordo dei mezzi italiani.

L’incendo si è sviluppato in uno dei garage del traghetto italiano – che in quel momento si trovava a largo di Corfù – a bordo del quale c’erano 478 tra passeggeri e membri dell’equipaggio. La Guardia costiera greca è stata allertata dall’sos lanciato dalla nave. La Norman Atlantic era partita da Patrasso, in Grecia occidentale, ed era diretta al porto di Ancona.

ITALIANI A BORDO. A bordo c’erano 44 italiani, 22 membri dell’equipaggio e 22 passeggeri che stavano rientrando ad Ancona.Tutti gli italiani appartenenti all’equipaggio della Norman Atlantic sono uomini, mentre tra i passeggeri italiani c’erano 18 uomini e 4 donne.

Il Rina Service, la società di Rina che collauda e certifica i mezzi navali, lo scorso 17 giugno aveva verificato la sicurezza dei passeggeri sul Norman Atlantic, senza riscontrare problemi e fissando il prossimo controllo per il 9 agosto 2015.