Papa: Troppi bambini vittime di violenza, tante lacrime in questo Natale

Città del Vaticano (Vaticano), 25 dic. (LaPresse) – “Gesù salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati”. Queste le parole di Papa Francesco nel tradizionale messaggio di Natale in piazza San Pietro. “Il mio pensiero va a tutti i bambini maltrattati”, ha aggiunto Bergoglio, “quelli che non vedono mai la luce”, “i bambini sfollati”, “i bambini massacrati sotto i bombardamenti”, nell’indifferenza. “Davvero tante lacrime ci sono in questo Natale insieme alle lacrime di Gesù Bambino”, ha concluso.

DIO DONI PACE ALL’AFRICA – “Cristo Salvatore doni pace alla Nigeria, dove altro sangue viene versato e troppe persone sono ingiustamente sottratte ai propri affetti e tenute in ostaggio o massacrate . ha detto Bergoglio nel corso del suo intervento -. Pace invoco anche per altre parti del continente africano. Penso in particolare alla Libia, al Sud Sudan, alla Repubblica Centroafricana e a varie regioni della Repubblica Democratica del Congo; e chiedo a quanti hanno responsabilità politiche di impegnarsi attraverso il dialogo a superare i contrasti e a costruire una duratura convivenza fraterna”.

SI ASSICURINO TERAPIE NECESSARIE PER MALATI DI EBOLA – Un pensiero speciale dal Papa per le vittime di ebola. Dio “sia vicino a quanti soffrono per le malattie, in particolare alle vittime dell’epidemia di Ebola – ha detto – soprattutto in Liberia, in Sierra Leone e in Guinea. Mentre di cuore ringrazio quanti si stanno adoperando coraggiosamente per assistere i malati ed i loro familiari, rinnovo un pressante invito ad assicurare l’assistenza e le terapie necessarie”.


IN IRAQ E SIRIA DA TROPPO TEMPO BRUTALI PERSECUZIONI – A Gesù “salvatore del mondo, domando che guardi i nostri fratelli e sorelle dell’Iraq e della Siria che da troppo tempo soffrono gli effetti del conflitto in corso e, insieme con gli appartenenti ad altri gruppi etnici e religiosi, patiscono una brutale persecuzione”, ha oregato ancora Bergoglio. “Il Natale – ha aggiunto – porti loro speranza, come ai numerosi sfollati, profughi e rifugiati, bambini, adulti e anziani, della regione e del mondo intero, muti l’indifferenza in vicinanza e il rifiuto in accoglienza, perché quanti ora sono nella prova possano ricevere i necessari aiuti umanitari per sopravvivere alle rigidità dell’inverno, fare ritorno nei loro Paesi e vivere con dignità”.