Milano, 23 dic. (LaPresse) – Alla fine del 2013 sono 25.332 le misure alternative alla detenzione in corso (affidamento in prova al servizio sociale, semilibertà, detenzione domiciliare, libertà vigilata, libertà controllata, semidetenzione), in aumento del 10,1% rispetto all’anno precedente. Nel 7,9% dei casi queste misure coinvolgono le donne, nel 16,6% persone straniere e nel 13,1% individui con dipendenza da alcool e droghe. Le misure più utilizzate sono l’affidamento in prova al servizio sociale (43,9%) e la detenzione domiciliare (40,2%). E’ quanto emerge dall’Annuario statistico italiano 2014 dell’Istat. Nelle strutture penitenziarie si contano 62.536 persone alla fine del 2013, il 4,8% in meno dell’anno precedente. Le donne sono il 4,3%, gli stranieri più di un terzo (34,9%). Lavora poco meno di un detenuto su quattro (23,3%), in massima parte (84,3%) alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria.
(Segue).
jpp
231625 Dic 2014
LPN-Giustizia, Istat: +10% misure alternative al carcere, -4.8% detenuti-2-
Milano, 23 dic. (LaPresse) – Continua a scendere a livello nazionale l’indice di affollamento delle carceri, ovvero il rapporto tra detenuti presenti e posti letto previsti. Nel 2013 si attesta a 131,1 da 139,7 del 2012. La situazione è più critica nel Nord (142,3 detenuti per 100 posti letto), ma anche nel Mezzogiorno e al Centro i valori sono ben lontani da quello ottimale. Tra le regioni i valori oscillano tra 163,4 della Liguria e 78,9 della Sardegna, l’unica regione che ha un tasso di affollamento inferiore a cento.
jpp
231625 Dic 2014