Bologna, incendio in stazione: scritte No Tav vicino pozzetti incendiati

Bologna, 23 dic. (LaPresse) – Ci sono pochi dubbi, per la polizia che si occupa delle indagini, sul fatto che l’incendio della scorsa notte alla stazione di Bologna Santa Viola sia di origine dolosa. Ad avallare i sospetti della Digos e della scientifica, che intorno alle 8.30 hanno terminato i primi rilievi sul luogo in cui si sono sprigionate le fiamme, sarebbero alcune scritte ‘No Tav’ in corrispondenza dei pozzetti sabotati e incendiati. Il rogo è partito alle 4.30, quando il sistema di allarme antincendio ha segnalato alla centrale operativa, da dove sono partiti gli agenti della polizia di Stato in servizio alla stazione centrale: le fiamme, partite da 4 pozzetti, avevano già interessato i cavi, sia quelli della linea alta velocità che quelli della convenzionale, e sono state spente dalla Polfer con gli estintori in dotazione in 3 dei punti in fiamme, mentre sul quarto sono intervenuti i vigili del fuoco di Bologna.

Non si registrano feriti né intossicati tra agenti, e tecnici della Rfi, gli unici presenti perché la stazione, essendo semplicemente un sito di servizio, non prevede presenza di passeggeri.

Finite le operazioni di spegnimento sono cominciati il lavoro degli operai e quello di Digos e scientifica, che hanno eseguito i rilievi. L’incendio è stato appiccato lungo la linea, a poche centinaia di metri dalla stazione, e gli autori sono stati agevolati dalla nebbia. Il lavoro dei tecnici, ora, prosegue spedito per l’alta velocità, più a rilento per la linea tradizionale: i disagi, essendo stato scelto un nodo fondamentale per gran parte del traffico proveniente dal nord Italia, sono elevati alla stazione centrale.