Bologna, morti sospette di cani di razza: procura sequestra allevamento

Bologna, 20 dic. (LaPresse) – Il canile di Vergato, nel bolognese, al centro dell’inchiesta della procura di Bologna per una serie di morti sospette di animali, è stato sequestrato dalla procura. La forestale di Bologna, che svolge le indagini insieme a quella di Lodi che aveva ricevuto le prime segnalazioni, ha eseguito ieri il provvedimento di sequestro preventivo, ordinato dal pm Riccardo Rossi che conduce l’inchiesta, e ha svolto una minuziosa serie di accertamenti sulla struttura. Si tratta di un canile che ospita animali di razza, conosciuto tra allevatori e addestratori e al centro della bufera dopo un servizio di Striscia la notizia, che aveva denunciato l’uccisione di uno dei cani.

Alberto Veronesi, il proprietario della grande struttura di Vergato, è indagato nell’ipotesi di procura e forestale per uccisione di animali (544bis del codice penale) e lo smaltimento irregolare di rifiuti, reati in continuazione tra loro. Per il primo reato è indagato anche Alberto Merella, il veterinario di riferimento dell’allevamento.

Ad illustrare gli sviluppi dell’indagine e i dettagli dell’operazione di ieri i comandanti regionali dell’Emilia Romagna e provinciale di Milano, Giuseppe Fiore e Andrea Fiorini: sono stati sequestrati i 117 cani, tutti di razza e tutti in buone condizioni, presenti ieri nella struttura, mentre si ritiene che siano decine gli animali sotterrati in un’area esterna al ricovero (trovato comunque in buono stato). Il motivo delle uccisioni, secondo l’ipotesi investigativa, risiederebbe nella scarsa utilità degli esemplari sospetti all’allevamento o al commercio, che per cani di razza raggiunge cifre considerevoli. Veronesi è sottoposto anche a un provvedimento dell’Enci, che valuta se sospenderlo dall’elenco.