Roma 17 dic. (LaPresse) – Ammonta a oltre un miliardo di euro, in gran parte provento di attività illecita, il denaro trasferito all’estero, attraverso migliaia di operazioni quotidiane effettuate presso Money Transfer e scoperto oggi dalla guardia di finanza di Roma. Un fiume di denaro riciclato, sottratto alla ricchezza nazionale e diretto principalmente in Cina, per il quale gli uomini del nucleo di polizia tributaria hanno arrestato questa mattina 18 persone. Il denaro sarebbe stato trasferito in oriente grazie all’attività di sei filiali romane della società Sigue con sede nel Regno Unito. Gli indagati, sfruttando falsi nominativi, avrebbero inviato all’estero le somme grazie alla complicità dei gestori delle stesse filiali. Nel periodo preso in esame dagli inquirenti – circa 20 mesi – la truffa avrebbe raggiunto una media di 300 operazioni al giorno.
Tutti i movimenti ti di denaro erano inferiori di un euro rispetto alla soglia massima per le operazioni in contanti. Tra i diciotto soggetti raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma, Vilma Passamonti, ci sono 10 italiani – responsabili delle succursali capitoline oggetto dell’indagine – sette pachistani, gestori delle filiali, e un cittadino cinese. Irreperibile, al momento, Athanasios Grassopoulos, responsabile delle agenzie romane della Sigue.