Bologna, 13 dic. (LaPresse) – La procura di Bologna non esclude che al collettivo Hobo possa essere contestata l’associazione a delinquere. E’ quanto emerge all’indomani dello scontro tra gli antagonisti e le forze dell’ordine, ieri in via Belmeloro, dove era presente per un’inaugurazione la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia. “Siamo in presenza di comportamenti arroganti e violenti – dice il procuratore aggiunto e delegato ai rapporti con la stampa Valter Giovannini -, chiaramente programmati e pianificati. Da questo in astratto potrebbe derivare la contestazione di associazione per delinquere, che però implica molteplici problemi non solo giuridici”. In ogni caso, aggiunge Giovannini, “se la procura si risolvesse in tal senso, non lo comunicherebbe certo prima agli interessati”. Hobo, insieme al collettivo Labàs, ieri pomeriggio voleva entrare nella stanza dove si teneva l’avvio ufficiale dell’anno accademico della scuola di pubblica amministrazione Spisa con la ministra Madia e ha dato vita a un violento scontro con la ventina di poliziotti presenti.
Nella colluttazione, con lanci di oggetti da una parte e manganellate dall’altra, 7 agenti sono rimasti feriti e 3 antagonisti accompagnati al pronto soccorso per accertamenti. Una studentessa ha riportato la frattura a un polso. Già in serata la digos ha denunciato 6 persone per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, riservandosi poi di deferirne altre. Hobo, collettivo protagonista della cronaca recente per occupazioni e scontri di piazza, è seguito “con massima attenzione – conclude il procuratore aggiunto -, è un gruppo che non ha nulla di estemporaneo e ormai sistematicamente si prefigge e spesso ottiene di turbare manifestazioni pubbliche anche quando partecipano esponenti di governo”.