Ragusa, genitori di Loris in procura dalle 18: la madre interrogata per ore

Palermo, 8 dic. (LaPresse) – A distanza di nove giorni dall’omicidio di Andrea Loris Stival sembra più vicina la svolta nelle indagini sull’omicidio del piccolo di otto anni, strangolato e gettato in un canale alla periferia di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Alle 17.30 una Giulietta grigio-metallizzato della squadra mobile ha prelevato la madre del bambino, Veronica Panarello, per portarla negli uffici della procura di Ragusa, dove viene ascoltata dalle 18 e per la quarta volta. La donna, accompagnata dal marito Davide, è sotto audizione come persona informata sui fatti ma la sua posizione potrebbe cambiare nel corso dell’interrogatorio. Il procuratore, Carmelo Petralia, e il sostituto, Marco Rota, le stanno chiedendo di spiegare le incongruenze tra il suo racconto, messo a verbale già tre volte, e quanto rivelato dalle numerose telecamere di sorveglianza disseminate lungo le strade di Santa Croce Camerina.

La madre ha sempre sostenuto di aver lasciato Loris vicino alla scuola ‘Falcone-Borsellino’ quella maledetta mattina di sabato, ma le videocamere piazzate lungo il percorso che separa casa Stival dall’istituto non conforterebbero tale tesi. La sua auto, una Polo nera, sarebbe stata invece immortalata da altre telecamere in una zona non lontana dal ‘mulino vecchio’, dove è stato trovato il corpo del bambino. Nel giallo entrano anche le misteriose fascette da elettricista, che lunedì Veronica Panarello e Davide Stival hanno consegnato alle due maestre del bambino, che si erano recate a porgere le loro condoglianze, facendo riferimento a un lavoro che il bambino avrebbe dovuto portare a termine a scuola.

Anche in questo caso, però, la versione di Veronica Panarello viene smontata: le due maestre e la stessa preside della scuola, Giovanna Campo, infatti, smentiscono qualsiasi utilizzo di quelle fascette “perchè pericolose per i bambini”. La procura di Ragusa, la polizia e i carabinieri sono andati avanti con costanza, analizzando fotogramma dopo fotogramam, verbale dopo verbale: questo pomeriggio la mossa che in tanti si aspettavano, e ora davanti al palazzo di giustizia di Ragusa è una fredda serata di attesa.