Città del Vaticano (Vaticano), 22 nov. (LaPresse) – “È necessario l’impegno di tutti per promuovere l’accoglienza, l’incontro, la solidarietà, in una concreta opera di sostegno e di rinnovata promozione della speranza, contribuendo in tale modo a rompere l’isolamento e, in molti casi, anche lo stigma che gravano sulle persone affette da disturbi dello spettro autistico, come spesso anche sulle loro famiglie”. Così Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti alla XXIX Conferenza internazionale promossa dal Pontificio consiglio per gli operatori sanitari sul disturbo dell’autismo. “Una patologia – ha aggiunto Bergoglio -, che molte volte stenta non solo ad essere diagnosticata, ma, soprattutto per le famiglie, a essere accolta senza vergogna o ripiegamenti nella solitudine”.
Incoraggio, ha detto ancora il Pontefice, “l’impegnativo lavoro degli studiosi e dei ricercatori, affinché si scoprano al più presto terapie e strumenti di sostegno e di aiuto per curare e, soprattutto, per prevenire l’insorgere di questi disturbi. Tutto ciò nella dovuta attenzione ai diritti degli ammalati, ai loro bisogni e alle loro potenzialità, salvaguardando sempre la dignità di cui è rivestita ogni persona”.