Torino, anno della Sindone. Rolandi(Voce del Popolo): Attesa per Papa

Torino, 17 nov. (LaPresse) – La visita di papa Francesco il 21 giugno e l’ostensione della Sindone dal 19 aprile al 22 giugno. Torino, nella primavera del 2015, sarà la capitale del cristianesimo con due eventi religiosi che faranno arrivare in città fedeli da tutto il mondo. “L’attesa per questi due appuntamenti crescerà con il tempo. Al momento non c’è ancora la percezione di quello che succederà. Ci sono state tante ostensioni negli ultimi anni, quindi è evidente che la visita di Francesco farà da traino”. A spiegarlo, dal suo osservatorio privilegiato, è Luca Rolandi, direttore di ‘La voce del popolo’, il settimanale torinese che fa riferimento al mondo cattolico. Il giornalista sarà anche il moderatore di un incontro in programma il 20 novembre alla Fondazione Donat-Cattin (in via Stampatori 4, Torino) dal titolo ‘L’anno della Sindone’, al quale parteciperanno monsignor Giuseppe Ghiberti, l vicesindaco Elide Tisi e il professor Bruno Barberis.

“La visita di Bergoglio – spiega ancora Rolandi – è sicuramente legata all’ostensione del telo sacro ma anche alla voglia di tornare nella sua terra d’origine. I viaggi di papa Francesco in Italia sono molto intensi ma contenuti, quindi non credo farà tappa anche in altri posti”. Tra i temi che secondo il direttore di ‘La voce del popolo’ il Papa affronterà ci sono la crisi economica e la mancanza di prospettive. “Ci attendiamo parole di speranza dal Pontefice – sottolinea Rolandi -. Se fosse venuto in città dieci anni fa avrebbe trovato un territorio pre-olimpico con grandi speranze. Quella di oggi è una società che deve dare un futuro ai suoi figli. E’ una terra ferita e disorientata: la crisi è pesante e dagli esiti non chiari nemmeno dal punto di vista delle prospettive. Anche i segnali incoraggianti, che nonostante tutto ci sono, sono pochi. La chiesa è agorà del sociale e, anche se non si sostituisce a nessuna altra istituzione, come tale dà il suo contributo ad affrontare i problemi”.

Il Papa ha deciso di essere a Torino il 21 giugno anche per ritrovare un legame con le sue origini. “Bergoglio – sottolinea ancora Rolandi – l’ha chiamato ‘pellegrinaggio’, quindi è nato per ritornare nella terra dei suoi familiari”. Inoltre la visita è stata organizzata nel bicentenario della nascita di don Bosco, quindi “è il modo – aggiunge Rolandi – con il quale il Papa renderà omaggio alla sua figura e ringrazierà i salesiani per il loro impegno nelle missioni e nell’educazione”.

“Durante il periodo dell’ostensione – spiega ancora Rolandi – ci sarà un concentrato piuttosto importante di fedeli che raggiungeranno Torino e questo è significativo perché la città ritornerà al centro del mondo con un evento religioso ma anche legato alla sua storia. Inoltre ci saranno molti giovani da tutto il mondo, sarà una sorta di piccola Giornata mondiale della gioventù”. L’incontro organizzato dalla Fondazione Donat-Cattin serve proprio a prepararsi a questo evento. “Si parlerà – sottolinea il mediatore – di aspetti organizzativi ma anche di valutazioni di carattere archeologico sul senso della sindone e sul mistero di questo telo. Barberis, infatti, darà voce alle ricerche storiche-scientifiche più autorevoli”. Tra le altre iniziative di preparazione all’evento quella di ‘La voce del popolo’ e di ‘Il nostro tempo’ che dal 1 gennaio pubblicheranno un focus sulla Sindone per tutto il periodo che precede l’ostensione.