Reggio Emilia, sequestro denaro falso: caccia alla alla stamperia

Bologna, 5 nov. (LaPresse) – Il denaro falso era nascosto in uno sportello dell’utilitaria su cui viaggiavano. Divise in tre pacchi c’erano 2.764 banconote da 20 euro, valore totale 55.280 euro, tutte con lo stesso numero seriale e dunque fasulle. Dove i due uomini che viaggiavano su quell’auto – una Nissan Micra – abbiano preso l’ingente quantitativo di sodi falsi e chi ne fossero i destinatari, è ora oggetto delle indagini dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario D’Enza, nel reggiano, che nel pomeriggio di lunedì li hanno arrestati con l’accusa di concorso in falsificazione, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Un 49enne e un 38enne, entrambi di Arzano (Napoli), ora nel carcere di Reggio Emilia, sono stati fermati a due passi dalla caserma di Sant’Ilario, e perquisiti a fondo perché, ha spiegato il comandante Ernesto Zeoli nella conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’operazione (il più grande sequestro di denaro falso in provincia dall’avvento dell’euro) il loro atteggiamento innervosito dal controllo non convinceva i carabinieri. Le indagini si muovono ora su due fronti: la ricerca della stamperia e il destinatario dei tre pacchi.