Bari, 29 ott. (LaPresse) – Un parroco di Brindisi sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per abusi sessuali su minorenni dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza che, questa mattina, ha anche delegato i carabinieri a recarsi a casa del sacerdote che presta la sua opera in una parrocchia della città per una perquisizione. Acquisizioni sono state eseguite anche nella sede arcivescovile di Brindisi. L’indagine sarebbe scaturita dopo la segnalazione di una presunta vittima degli abusi fatta alla trasmissione ‘Le Iene’.
I carabinieri del reparto operativo di Brindisi hanno trovato durante la perquisizione effettuata stamattina a casa del parroco 72enne accusato di abusi sessuali su minorenni materiale pornografico. Si tratta di dvd che ora dovranno essere visionati dagli inquirenti per verificare se tra i filmati ve ne siano anche di pedopornografici. Una delle vittime avrebbe 14 anni. L’indagine guidata dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza è stata resa pubblica dalla procura per spingere altre eventuali vittime a denunciare gli abusi subiti.
Si chiama don Giampiero Piesculli, parroco della chiesa di Santa Lucia di Brindisi, il prete indagato per abuso su minori. A Brindisi da tempo c’erano sospetti su di lui, ma nessuna delle vittime aveva mai trovato il coraggio di confermare le violenze subite, fino a quando uno dei ragazzi ha deciso di raccontare tutto facendo partire l’inchiesta. Gli episodi, a quanto pare, andavano avanti da anni, laprova sarebbero le tante lettere e sms che i carabinieri hanno trovato stamattina in casa del parroco durante la perquisizione: messaggi di minaccia scritti da genitori preoccupati degli atteggiamenti morbosi del sacerdote nei confronti dei loro figli. Resta da capire quante siano le vittime e di che età e come si articolavano gli incontri, se nella diocesi o in macchina.