Torino, 28 ott. (La Presse) – “Nell’agosto 2012 io e Furchì abbiamo fatto una passeggiata a Caselle e lui mi disse ‘Ti ricordi quando spararono a quel consigliere comunale? Tutti lo sanno chi è stato, ma nessuno lo dice”. E’ uno dei passaggi della testimonianza di Felice Filippis, amico di Francesco Furchì, imputato dell’omicidio volontario premeditato di Alberto Musy, ex consigliere comunale dell’Udc a Torino. L’uomo per ora non risulta indagato dalla procura, che di lui sospetta che potrebbe avere aiutato Furchì a nascondere la pistola del delitto nel suo orto a Caselle.
Oggi Filippis è stato sentito come testimone. Ad accompagnarlo c’era il suo legale di fiducia, l’avvocato Silvia Navone. “Il giorno dopo che vidi Furchì – ha poi raccontato – sua moglie si lamentava delle bollette da pagare ‘Ho visto Furchì allora e gli ho detto delle bollette. Lui mi disse: ‘Nessuno mi deve dire cosa devo fare’. Allora io gli dissi di uscire di casa mia. Tre giorni dopo lo incontrai a una fiera e mi disse: ‘Io a te ti dovrei sparare perché mi hai chiamato infame'”.