Firenze, 28 ott. (LaPresse) – Questa notte, nella sezione femminile del carcere di Firenze-Sollicciano, una detenuta è morta per probabile overdose. Un’altra è stata ricoverata d’urgenza per gli evidenti sintomi del sovradosaggio da stupefacenti. La donna, 36enne italiana, è “il 116° detenuto morto in carcere dall’inizio dell’anno”, spiega Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonomia Polizia penitenziaria (Osapp). La morte “sarebbe stata scoperta solo questa mattina, dopo che erano risultati vani i tentativi di risvegliarla e poi di rianimarla – continua Beneduci -. Visto anche il probabile ingente ingresso nel carcere fiorentino di sostanze stupefacenti, non possiamo negare di avere espresso più volte, ad oggi del tutto ignorati, notevoli perplessità riguardo all’attuale gestione anche dal punto di vista della sicurezza del carcere di Sollicciano, da parte di un direttore part-time e colà in missione, nonché per gli istituti penitenziari della regione e in particolare per quelli di Livorno, Pisa e Gorgona. da parte dell’attuale provveditore regionale, di cui appare necessario iniziare a ipotizzare l’avvicendamento ad altra sede vacante”. “L’auspicio – conclude Beneduci – è che gli allarmi di un sindacato di poliziotti addetti al settore, qual è l’Osapp, non restino inascoltati da parte dell’Amministrazione penitenziaria centrale e del Guardasigilli Orlando, stanti le situazioni di rischio e di danno che poi, inevitabilmente, si verificano”.