Palermo, 25 ott. (LaPresse) – Sequestrati beni per oltre 500mila euro, a Palermo, a Giulio Caporrimo, 45 anni, ritenuto dalla polizia il reggente del mandamento mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale. La sezione misure di prevenzione del tribunale, presieduta da Silvana Saguto, ha accolto la proposta di sequestro avanzata dalla questura nei confronti di Caporrimo. Sequestrati una lavanderia industriale, la ‘Oscar’ con sede legale a Partanna Mondello, beni immobili, rapporti bancari e polizze assicurative. La lavanderia e gli immobili erano formalmente intestati a un congiunto di Caporrimo ma nella disponibilità diretta di quest’ultimo. Nel 2011 Caporrimo, considerato “soggetto stabilmente inserito all’interno di Cosa nostra”, è stato raggiunto da un fermo per associazione mafiosa. Secondo l’impianto accusatorio di allora l’uomo, dopo la scarcerazione avvenuta nell’aprile 2010, avrebbe assunto la direzione del mandamento mafioso di San Lorenzo-Tommaso Natale, adoperandosi per la raccolta di denaro attraverso le estorsioni: fondi che sarebbero stati destinati al mantenimento degli uomini di Cosa nostra in libertà e latitanti.
A Caporrimo sarebbe stata affidata anche la cassa della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, con cui avrebbe mantenuto anche le famiglie dei carcerati e pagato le loro spese legali. L’uomo avrebbe inoltre instaurato e mantenuto rapporti con esponenti di altre famiglie e mandamenti, “finalizzati alla gestione di affari illeciti – spiegano gli investigatori – nei lavori edili e pubblici, ma anche nel settore dei videogiochi, delle macchinette elettroniche e delle scommesse sportive”. Caporrimo è finito anche nell’indagine ‘Apocalisse’, dove è stato indagato per estorsione aggravata in concorso. Secondo la polizia, inoltre, le commesse alla lavanderia ‘Oscar’ arrivavano attraverso la forza di intimidazione esercitata dall’organizzazione.