Caltanissetta, confisca da 11 milioni alle eredi di Vincenzo La Placa

Palermo, 25 ott. (LaPresse) – Maxi confisca di beni del valore di oltre undici milioni di euro nei confronti di Maria Antonietta Dell’Edera e Katia La Placa, madre e figlia, eredi di Vincenzo La Placa, indicato da diversi collaboratori di giustizia come un “cane sciolto” di Resuttano, cittadina in provincia di Caltanissetta. Pur non appartenendo a nessuna famiglia mafiosa, l’uomo deceduto nel 2009, era stato coinvolto in numerosi processi per associazione a delinquere, riciclaggio, furto, ricettazione, percosse, minacce, danneggiamento,falso, truffa, peculato, commercio di sostanze alimentari nocive, abusi edilizi e reati fiscali e ambientali. La confisca è stata eseguita dal nucleo di polizia tributaria e dal Gico della guardia di finanza di Caltanissetta, su disposizione della sezione Misure di prevenzione del tribunale nisseno.

Confiscati diversi immobili, tra cui due ville di lusso nei comuni di Resuttano e e Villasanta, in provincia di Monza, terreni per 250 ettari nelle province di Palermo, Enna e Caltanissetta, due aziende agricole a Resuttano, una società di vendite all’ingrosso con sede a Napoli, quote e partecipazioni societarie, conti correnti e varie disponibilità finanziarie in istituti di credito a Roma, Milano, Palermo e Caltanissetta. Confiscati anche decine di mezzi agricoli, 200 capi di bestiame e 50 tonnellate tra sementi e mangimi. Il sequestro era scattato nel febbraio del 2012.

Da allora, le indagini delle fiamme gialle hanno fatto emergere una “netta sperequazione” e una “marcata sproporzione” tra i redditi dichiarati dalle due donne e il patrimonio ricostruito. Le indagini, infine, hanno evidenziato i “contatti” tra le due donne e Tony Ciavarello, marito di Maria Concetta Riina, figlia del padrino di Corleone. Ciavarello era presente nell’azienda ‘La Placa’ di resuttano, una di quelle interessate dal provvedimento di confisca.