Bari, 30 set. (LaPresse) – Un’esplosione fragorosa e poi un incendio.
Intorno alle due di questa notte un attentato ha distrutto, in via Francesco D’Assisi al civico 313, in pieno centro, a Francavilla Fontana, nel brindisino, il negozio ‘Pinco Pallino’, un franchising di abbigliamento e calzature per bambini.
A dare l’allarme gli abitanti della strada, svegliati dal boato. I carabinieri di Francavilla Fontana, giunti sul posto, si sono subito resi conto che oltre ai danni ingenti procurati dall’esplosione, c’era il corpo di un uomo. Si tratta di Antonio Rizzo del luogo, 28 anni e piccoli precedenti penali. Il ragazzo, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe l’attentatore. Dopo aver cosparso tutto il locale di benzina, è stata trovata una tanica di 30 litri sul luogo dell’esplosione, non sarebbe riuscito a fuggire, restando intrappolato nell’inferno di fuoco ed esalazioni. Rizzo era il compagno della proprietaria del negozio, Maria Fontana Giuliano, e cugino di Cosimo Rochira, esponente di spicco della Scu di Francavilla Fontana. La vittima sarebbe entrata da un garage vicino al negozio, da lì in un locale attiguo che gli avrebbe consentito l’ingresso nell’esercizio commerciale. L’esplosione è stata tale da distruggere completamente tutte le auto parcheggiate in via San Francesco d’Assisi e procurare danni strutturali anche alla palazzina sovrastante il negozio, al punto da costringere i vigili del fuoco ad evacuare nella notte le dieci famiglie che abitano nel condominio. Il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, in queste ore, sta predisponendo un’ordinanza di sgombero.
Le indagini dei carabinieri della locale stazione sono serrate. I militari dall’alba hanno dato il via ad una serie di perquisizioni a tappeto in tutto il Comune del brindisino. Tante le persone già sentite in caserma, tutte vicine alla vittima. La prima ad essere stata ascoltata è stata la proprietaria del negozio che, da qualche giorno era chiuso. Gli inquirenti, diretti dal pubblico ministero Antonio Costantini, sono orientati sulla pista che avrebbe come movente dell’attentato il fine di intascare il premio dell’assicurazione. Intanto, sembrerebbe che in una villetta a Torre Canne sia stato rintracciato un conoscente di Rizzo, avrebbe sul corpo i segni di ustioni. Gli investigatori ritengono che si trovasse sul posto dell’esplosione e che quindi, forse, l’attentatore non abbia agito da solo.