Roma, 21 set. (LaPresse) – Truffa in concorso e violenza privata. Sono le accuse a cui sarà chiamato a rispondere un romano di 50 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, arrestato dai carabinieri della stazione Roma Quadraro. Un trentottenne romano è stato invece denunciato a piede libero per concorso in truffa. I due avevano avviato una trattativa con un uomo che aveva pubblicato un’inserzione su un portale on line per vendere la sua auto usata. Definiti i dettagli per l’acquisto, le parti si erano date appuntamento alla sede dell’Aci in zona Arco di Travertino, dove hanno formalizzato il passaggio di proprietà del veicolo. I due compratori hanno dato al venditore due assegni dell’importo complessivo di 23.000 euro, tentando di allontanarsi con l’auto acquistata, senza accompagnare la controparte in banca come avevano precedentemente concordato per verificare che i titoli fossero esigibili. Resosi conto che i due uomini stavano tentando di truffarlo, il venditore ha tentato di attirare l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri della stazione Roma Quadraro che stava passando in strada ed è stato aggredito dal cinquantenne che con minacce e afferrandolo per il collo ha tentato di immobilizzarlo e di impedirgli di chiamare i militari.
Accortisi della situazione i carabinieri sono intervenuti bloccando il cinquantenne e portandolo in caserma insieme al complice. Dalle verifiche bancarie gli assegni sono risultati contraffatti e il truffatore è stato arrestato e trattenuto in caserma in attesa di essere sottoposto al giudizio direttissimo, mentre il complice è stato deferito all’autorità giudiziaria e rimesso in libertà.