Scuola, Coldiretti: Agraria da record +12%, crolla ragioneria -4%

Roma, 13 set. (LaPresse) – Secondo un’analisi di Coldiretti sulla scuola, il record quest’anno lo registrano gli istituti di agraria con un +12% mentre crolla ragioneria (-4%). L’alberghiero invece conquista il secondo posto dopo il liceo scientifico tra gli indirizzi più scelti. “La crisi ridisegna le figure professionali del futuro e crollano gli iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di amministrazione, finanza e marketing che sono scelti da appena 45531 giovani con un calo del 4 per cento rispetto allo scorso anno e per la prima volta nella storia educativa del Paese c’è il sorpasso dai giovani che hanno optato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che sono stati ben 48867, in aumento del 5 per cento”. E’ quanto è emerso dallo studio presentato con l’inizio dell’anno scolastico alla prima Summer School sul Made in Italy, promossa da Coldiretti Giovani Impresa in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare.

“Complessivamente – sottolinea la Coldiretti – sono 537.242 gli studenti che si sono iscritti al primo anno delle superiori e di questi oltre 267.534 hanno scelto un indirizzo liceale (pari al 49,8 per cento), con un incremento rispetto allo scorso anno”. “Più di 165.000 ragazzi – precisa la Coldiretti – hanno invece scelto un Istituto tecnico, pari al 30,8 per cento del totale nazionale mentre gli Istituti professionali raccolgono il 19,4 per cento delle iscrizioni paria oltre 104mila ragazzi”.

“Il leggero calo delle iscrizioni a tecnici e professionali è in realtà il risultato di profondi cambiamenti. Tra i tecnici – rileva la Coldiretti – calano pesantemente le iscrizioni all’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing e volano quelle all”alberghiero ed enogastronomia che raggiunge ben il 9,3 per cento delle iscrizioni sul totale nazionale e si posiziona al secondo posto, dopo lo scientifico, fra i più richiesti in Italia”.

“La tendenza a privilegiare l’alimentazione come sbocco lavorativo è confermata anche dal sondaggio Coldiretti/Ixe’ secondo il quale il 54 per cento dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21 per cento) o fare l’impiegato in banca (13 per cento). Il 50 per cento degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro. “Per questo – continua la Coldiretti – l’88 per cento degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del Made in Italy”.