Bari, 13 set. (LaPresse) – E’ atterrato qualche minuto dopo le 17 alla stazione elicotteri della marina militare di Grottaglie, nel tarantino, Massimiliano Latorre, il fuciliere italiano in India da oltre due anni perché accusato, insieme al collega Salvatore Girone, di avere ucciso due pescatori. Il marò, scortato da un piccolo convoglio di militari è stato subito portato al circolo ufficiali dove ha incontrato la famiglia, la ministra della Difesa, Roberta Pinotti e il capo di Stato maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi. Il fuciliere ha avuto un permesso speciale autorizzato dalla Corte suprema indiana per poter tornare in Italia per 4 mesi e curarsi col sostegno dei familiari. Il 31 agosto scorso, infatti, era stato colpito da un’ischemia.
Il 6 settembre i legali di Latorre avevano presentato alla Corte Suprema indiana un’istanza per il suo trasferimento in Italia “per motivi di salute”, richiesta accordata il 12 settembre. “Non perchè in India Latorre non sia curato bene – aveva precisato il suo legale, Carlo Sica – ma per motivi psicologici e affettivi, per avere vicini la compagna e i figli”. L’Italia ha garantito al governo indiano che tra quattro mesi Latorre tornerà in India per affrontare il processo insieme a Girone.
Del caso dei due fucilieri ha parlato questa mattina anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, in visita a Palermo. Il ritorno di Massimiliano Latorre in Italia, ha detto, “è certamente un fatto apprezzabile”, tuttavia bisogna capire perché i due fucilieri di Marina “sono ancora trattenuti in India e bisogna poi conoscere i tempi certi per la risoluzione di questo problema”. “Ciò che non si concepisce – ha aggiunto – è che ancora le autorità indiane non hanno una posizione chiara, che questo caso sia stato rimandato così tante volte. Questo è pesante e, per noi come Paese, sta creando un notevole imbarazzo”. Per Boldrini “rimane il problema che a distanza di tutto questo tempo non sappiamo ancora perché questa situazione non viene sbloccata. Credo che debba essere risolta quanto prima – ha concluso – Colpevoli o innocenti, il merito non riguarda me. Ciò che dico è che bisogna sapere perché sono trattenuti ed anche avere tempi certi. Al momento non abbiamo avuto questo riscontro da parte delle autorità indiane”.