Orrore a Roma: decapita la colf con la mannaia. La polizia lo uccide

Roma, 24 ago. (LaPresse) – Quando gli agenti della mobile hanno fatto irruzione nell’abitazione aveva ancora indosso una maschera da lavoro, anfibi militari ai piedi e in mano una mannaia, Federico Leonelli, 35 anni, che questa mattina ha decapitato una donna ucraina di 38 anni, Oksana Martseniuk, in una villetta dell’Eur a Roma, in via Birmania 86. All’arrivo degli agenti il killer li ha aggrediti e i poliziotti, per difendersi, hanno sparato e lo hanno colpito. L’uomo è stato trasportato all’ospedale Sant’Eugenio, dove è deceduto poco dopo.

L’OMICIDIO. I fatti sono accaduti questa mattina, verso le 10.45, all’Eur. Le pattuglie della polizia sono intervenute a seguito di alcune telefonate al 113 che avevano segnalato delle grida provenire da una villetta. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato delle tracce di sangue che conducevano ad un seminterrato. Una volta aperta la porta con l’ausilio dei vigili del fuoco, hanno visto il corpo della donna e l’uomo che si è scagliato contro di loro con la mannaia usata per uccidere la vittima . SEcondo quanto riferiscono gli investigatori il 35enne avrebbe voluto fare a pezzi la vittima.

LA VITTIMA E L’ASSASSINO. Sia la vittima sia il suo assassino sono stati trovati privi di documenti e sono state necessarie indagini per risalire alla loro identità. Il 35enne non era il proprietario della villetta, in cui, a quanto si apprende, ha vissuto nelle ultime settimane.

LA VILLA IN ZONA RESIDENZIALE. La villa si trova in una zona residenziale, immersa nel verde e poco distante da via Cristoforo Colombo. Il silenzio e la privacy di via Birmania sono stati rotti dalle urla della donna. La zona è praticamente deserta. Accanto alla villetta la sede di una casa di cosmetici e integratori alimentari e una casa di produzione cinematografica. La zona è stata transennata dalla polizia data la presenza di numerosi cronisti.

IL SILENZIO DEI VICINI. Bocche chiuse da parte dei pochi vicini presenti, sentiti dalle forze dell’ordine. “Abito qui vicino ma non ho chiamato io la polizia, è un omicidio dovete sentire gli agenti”, ha detto uno di loro lasciando la casa. “Non so nulla, io dormo solo qui”, ha invece replicato ai cronisti un uomo, di origine filippine, proveniente da una villetta adiacente a quella del delitto. Ha invece confermato che l’assassino non è il proprietario dell’abitazione un uomo da poco sentito dagli investigatori, giunto in via Birmania con il figlio. “Tira dritto e non parlare”, ha detto al bambino.


PORTATA VIA L’AUTO.
Un carro attrezzi del deposito giudiziario ha portato via una Chevrolet chiara dalla villetta dell’Eur che questa mattina è diventata dell’omicidio di una giovane donna, decapitata a colpi di mannaia da un uomo di circa 35 anni. Secondo le prime ipotesi degli inquirenti la macchina sarebbe quella con la quale l’assassino è arrivato nell’abitazione. Sul parabrezza dell’auto sono visibili due fori, rilevati dalla scientifica.