Roma, 22 ago. (LaPresse) – Quattro italiani su dieci durante l’estate 2014 hanno visitato frantoi, malghe, cantine, aziende, sagre, bancarelle, agriturismi o mercati degli agricoltori, dove si stima vengano acquistati prodotti alimentari genuini e tipici per un valore che supera il miliardo di euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ixè che evidenzia quest’anno una tendenza degli italiani in vacanza a privilegiare negli acquisti alimentari prodotti locali a chilometri zero.
“L’acquisto di un alimento direttamente dal produttore non solo ottimizza il rapporto prezzo/qualità – sottolinea la Coldiretti – ma è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione”. “In molti casi la vendita – precisa la Coldiretti – è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni ‘guidate’, che consentono sia di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, sia di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna”.
Se la maggioranza dei prodotti tipici acquistati vengono consumati direttamente sul luogo della vacanza, il 22 % degli italiani li porta con sé al rientro a casa come souvenir. “L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo – sottolinea la Coldiretti – favorita dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, fattorie e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo”. “Il nostro Paese oltre a vantare il primato europeo delle denominazioni protette dall’Unione europea con 2623 prodotti, è ricco di 4813 specialità agroalimentari tradizionali, censite dalle Regioni, che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni”, conclude la Coldiretti.