Bari, 21 ago. (LaPresse) – E’ stato ritrovato stamattina a Putignano, in provincia di Bari, dai carabinieri della locale stazione il cadavere di Domenico Fallacara, barese, classe 1971. L’uomo era detenuto nel carcere di Taranto e si trovava a casa sua a Putignano in permesso premio dal 13 al 25 agosto. Dai primi rilievi è emerso che a causare la morte sia stato un colpo di pistola sparato in fronte, l’arma aveva la matricola abrasa. Secondo le prime indagini si tratterebbe di suicidio, ma la dinamica del decesso è ancora al vaglio degli inquirenti. Il fascicolo è a carico del magistrato di turno Antonino Lupo.

Era stato condannato a cinque anni di reclusione per aver svaligiato nel 2010 una sala bingo a Bari, insieme a un complice, Domenico Fallacara, trovato morto questa mattina nella sua abitazione di Putignano, in provincia di Bari. L’uomo all’epoca del furto, pregiudicato con precedenti specifici, era stato arrestato con un bottino di 21mila euro e la pistola calibro 7,65 usata durante la rapina. Secondo le prime indagini compiute dai carabinieri Fallacara si sarebbe sparato un colpo in testa con una pistola con matricola abrasa, ma le indagini sono ancora in corso.

Il corpo dell’uomo è stato trovato questa mattina nel suo appartamento di Putignano, frazione di San Pietro Piturno, in provincia di Bari, con un colpo di pistola in fronte. A dare l’allarme la moglie e il figlio che abitavano con lui. L’uomo, in permesso premio fino al 25 agosto dal carcere di Taranto dove era detenuto, al momento del fatto era solo in casa. Avrebbe utilizzato una pistola 7,65 con matricola abrasa, nella cui canna sono stati trovati altri 5 proiettili inesplosi. Sul posto i carabinieri della compagnia di Gioia del Colle guidati dal capitano Fabio Di Benedetto e la sezione di investigazioni scientifiche di Bari.

Dalle prime analisi sul corpo effettuate dal medico legale non ci sarebbero dubbi sul fatto che si sia trattato di un suicidio, ma gli inquirenti non hanno trovato nessun biglietto che potesse confermarlo. Secondo gli investigatori le ragioni del gesto non sarebbero legate al passato criminale dell’uomo ma alla sua vita personale. Sembra che negli ultimi giorni Fallacara avesse avuto continue liti familiari. La conferma sulle cause del decesso arriverà nei prossimi giorni, dopo l’autopsia sul corpo ordinata dal pubblico ministero di turno Antonino Lupo della procura barese. La salma è stata trasferita all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti.

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