Camorra, arrestato nel ragusano il boss Aldo Gionta: scappava a Malta

Ragusa, 17 ago. (LaPresse) – E’ stato arrestato ieri sera a Pozzallo, nel ragusano, Aldo Gionta, reggente dell’omonimo clan camorristico di Torre Annunziata. L’uomo era ricercato da giugno per associazione mafiosa. Gionta si stava imbarcando su un aliscafo diretto a Malta ma è stato bloccato dai carabinieri. Aldo Gionta è il figlio di Valentino, storico boss del clan attualmente in carcere. Insieme a lui si stavano imbarcando altre tre persone, un uomo e due donne, che sono state arrestate per favoreggiamento personale.

L’operazione è stata messa in atto dai carabinieri di Modica e di Torre Annunziata. Gionta è stato portato nel carcere di Siracusa mentre le altre tre persone si trovano ancora negli uffici dei carabinieri di Modica. Gionta è stato bloccato da militari in borghese, mimetizzati tra la folla, che lo hanno atteso dopo il controllo dei biglietti e quindi bloccato. Con lui c’erano due donne e un uomo. I carabinieri stanno cercando di capire se Malta fosse la destinazione finale di Gionta o se intendesse proseguire verso il Nordafrica. Il boss è accusato di associazione mafiosa ed era ricercato da giugno scorso per un provvedimento di fermo della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. I Gionta erano stati negli anni ottanta alleati ai clan palermitani di Cosa nostra e avevano combattuto, da alleati dei Nuvoletta, contro la Nco (Nuova camorra organizzata) di Raffaele Cutolo.

Gionta era destinatario di un decreto di fermo del pm emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli per associazione di tipo mafioso e per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale a cui è sottoposto. L’uomo il 5 giugno scorso sfuggì ad un blitz delle forze dell’ordine che portò alla cattura di 10 suoi complici, dandosi alla macchia. Il boss ieri sera è stato trovato in possesso di una carta d’identità falsa, 1.000 euro in denaro contante ed era accompagnato da 3 persone incensurate: un 23enne ed una 32enne di Torre Annunziata ed una 38enne di Sant’Antonio Abate. Dalle indagini dei militari dell’arma è emerso che Gionta, durante i suoi spostamenti, si camuffava con occhiali da vista e parrucche, arrivando anche a travestirsi da donna, per eludere i controlli delle forze dell’ordine.