Associazioni a governo: No a smembramento corpo forestale

Roma, 30 lug. (LaPresse) – “Se venisse smembrato il più diffuso corpo di polizia statale italiano, altamente specializzato nel contrasto degli eco-reati, il vantaggio sarebbe solo per la criminalità ambientale”. Legambiente, Greenpeace, Libera e Slowfood hanno inviato oggi una lettera ai parlamentari e al Governo affinché quanto previsto nel Ddl ‘Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche’ (all’articolo 7, comma 1, lettera a), licenziato dal Consiglio dei ministri il 10 luglio venga modificato in modo da scongiurare l’ipotesi di assorbimento delle funzioni di polizia del Corpo Forestale dello Stato in quelle delle altre forze di polizia e delle amministrazioni locali. Il disegno di legge infatti, pur volendo garantire gli attuali livelli di presidio del territorio, auspica l’annessione del Corpo Forestale in altri Corpi. Scelta “incomprensibile – secondo le associazioni – alla luce dell’ottimo lavoro svolto dal Cfs negli ultimi anni, considerando che nel solo 2013 ha accertato più di 10.200 reati ambientali avvenuti in Italia, corrispondenti a circa il 35% sul totale nazionale (Rapporto Ecomafia 2014)”. “All’Italia non serve certo lo smembramento dell’indiscussa competenza, della capacità professionale investigativa e di lettura dei fenomeni criminali, nonché di radicamento sul territorio, dell’attuale Corpo Forestale dello Stato”, sottolineano le associazioni. Accorpare il Corpo forestale ad altre forze di polizia, “rappresenterebbe – si legge nella nota redatta da Legambiente, Greenpeace, Libera e Slowfood – un irrecuperabile arretramento nel contrasto ai crimini contro il patrimonio naturale e paesaggistico, dagli incendi boschivi al dissesto idrogeologico, dall’abusivismo edilizio in aree interne allo smaltimento illegale di rifiuti, dai reati contro gli ecosistemi naturali e le specie protette fino agli illeciti in campo agroalimentare”. “Per questo – concludono le associazioni – chiediamo a Parlamento e Governo di modificare il Ddl e di prevedere, anzi, il rafforzamento e l’efficientamento del Corpo Forestale dello Stato” contro i crimini ambientali.