Rimini, 11 lug. (LaPresse) – Sequestrati beni per 5 milioni di euro ad un 45enne di Napoli colpevole di tentata estorsione e che aveva disponibilità in valore sproporzionato rispetto al reddito prodotto e all’attività economica svolta. Il provvedimento di sequestro e confisca è stato emesso dal tribunale di Rimini. Fra i beni sequestrati, oltre ad un appartamento e un garage a Riccione, un un motociclo di grossa cilindrata e un’autovettura, anche il celebre locale Green Bar di viale Ceccarini, a Riccione. L’uomo, pregiudicato, è stato ritenuto socialmente pericoloso anche in ragione di conclamate condotte illecite derivanti dall’evasione fiscale perpetrata negli anni. La discrepanza tra il reddito dichiarato dall’imprenditore e il patrimonio posseduto è stata rilevata intorno a circa un milione di euro.
Il 45enne aveva già patteggiato una pena di due anni a seguito della condanna per una tentata estorsione, aggravata dall’uso dell’arma, realizzata ai danni di un avvocato riccionese che patrocinava gli interessi dei proprietari dei locali dove ha tuttora sede il bar sequestrato e che avevano ottenuto un’ordinanza esecutiva di sfratto. Attraverso minacce aveva cercato di indurli a non dare seguito al provvedimento. In altre circostanze, in concorso con altri due pregiudicati campani, aveva addirittura esploso colpi di arma da fuoco contro la vetrina del negozio della moglie del legale. Durante l’udienza tenuta in camera di consiglio davanti al tribunale di Rimini, il 45enne ha tentato di giustificare la discrepanza tra reddito e patrimonio evidenziata dai finanzieri dichiarando di aver accumulato le illecite ricchezze attraverso ricavi della sua attività sottratti alla tassazione in forza di condoni tombali succedutisi nel periodo dal 1997 al 2003.