Cosenza, Papa: Mai più bambini vittime della ‘ndrangheta. Mafiosi sono scomunicati

Cosenza, 21 giu. (LaPresse) – I bambini sono siano “mai più vittime della ‘ndrangheta”, che non accada “mai più” nella società”. E’ il messaggio lanciato da Papa Francesco, in visita questa mattina al carcere di Castrovillari in provincia di Cosenza, secondo quanto riferisce Radio Vaticana, durante un incontro con la mamma, il papà e le due nonne di Nicola Campolongo, detto Cocò, il bambino di tre anni ucciso a Cassano all’Ionio. Monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio e segretario generale della Cei, ha riferito a Radio Vaticana che il Papa “ha pregato molto e sta pregando per Cocò e per tutti i bambini vittima di questa sofferenza”.

IL MESSAGGIO AI DETENUTI – Il Pontefice è arrivato all’alba in elicottero a Castrovillari da dove ha lanciato un altro messaggio molto forte e incisivo, rivolto ai detenuti del carcere locale da lui visitato: se la pena non ha come conseguenza il reinserimento nella società, allora diventa dannosa.

MAFIOSI SONO SCOMUNICATI – Poi nel pomeriggio il Pontefice si è spostato alla Piana di Sibari dove ha celebrato la messa davanti a migliaia di fedeli e durante la quale ha duramente attaccato ma mafia: “Coloro che nella loro vita hanno intrapeso questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”. “La vostra terra tanto bella – ha proseguito – conosce i segni di questo peccato: l’adorazione del male e il disprezzo del bene comune. Questo male va combattutto, va allontanato, bisogna sempre dirgli di no”. “Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza”, ha aggiunto il Santo Padre parlando a braccio e lanciando il suo anatema contro la ‘ndrangheta. “La Chiesa, che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”, ha concluso.