Roma, viaggio alla stazione Termini tra sporcizia e degrado

Di Martino Villosio

Roma, 18 giu.(LaPresse) – E’ il luogo in cui Roma si svela a migliaia di viaggiatori in arrivo e imprime il proprio ultimo ricordo nella mente di chi parte. Un’accoglienza, o un addio, purtroppo all’insegna del degrado. Stazione Termini, una mattinata qualsiasi. Nel microscomo compreso tra le banchine, le vie laterali e il piazzale antistante è possibile incontrare tutto quello che non ti aspetteresti nella vetrina della capitale d’Italia: dai rifiuti, alla sporcizia, ai materassi abbandonati, passando per le questue insistenti di mendicanti di varia nazionalità poco disposti a tollerare di buon grado un rifiuto. Una babele a tinte dantesche che ha il suo luogo emblematico nel perimetro adibito ad ospitare le macchinette per l’acquisto di biglietti automatici: è lì che turisti spaesati e pendolari trafelati vengono assaliti da uomini e donne, dall’accento italiano o straniero, che offrono con insistenza il proprio aiuto non richiesto e reagiscono in modo aggressivo se il servigio non è remunerato. Volano insulti, ma anche uno sputo nei confronti di una ragazza che non ha versato il suo obolo. Un copione, quello delle molestie ai passeggeri, che si ripete all’altezza della biglietteria e sotto i tabelloni di arrivo e partenza dei treni.

Il viaggio prosegue fuori dalla stazione, in un crescendo di offese per occhi e narici: a terra, negli angoli, cumuli di rifiuti, cartoni, chiazze e afrori di orina ma anche feci abbandonate al caldo estivo. Oltre agli onnipresenti lavori in corso, intorno al Termini è poi impossibile non notare la presenza di giovani che dormono in sacchi a pelo, in aumento dopo le massicce ondate di sbarchi, e dei tanti senzatetto che cercano rifugio a ridosso della stazione. Calamita della più variegata umanità, ma anche di scene surreali: come quella offerta dal parcheggio adiacente allo scalo ferroviario, diventato miracolosamente uno stenditoio per i panni con il triste corredo di un materasso abbandonato. Nel piazzale antistante, infine, le bancarelle che vendono vestiti a basso prezzo hanno ormai allargato il proprio perimetro fino a inglobare le stesse pensiline degli autobus.

Il comune di Roma, interpellato sulle diverse problematiche incrociate alla stazione Termini, rivendica i risultati ottenuti sul fronte dell’emergenza senzatetto e dei richiedenti asilo. “Abbiamo avviato una rete sul territorio che ha permesso di aumentare i posti per la prima accoglienza e per l’accoglienza straordinaria. Solo per fare un esempio, dal mese di dicembre, per tutto l’inverno, abbiamo dotato la città di 1.700 posti per l’emergenza freddo”, fa sapere l’assessorato al sostegno sociale e alla sussidiarietà, che ricorda anche come, per quanto riguarda i richiedenti asilo in città, Roma sia stata la prima a porre il problema al governo “proponendo anche una prima soluzione: l’aumento dei posti del bando Spar (sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) del Viminale da 250 a 2.500”.