Quasi un residente su 10 è immigratoOnline il bilancio demografico Istat 2013

Roma, 16 giu. (LaPresse) – Poco più di otto residenti in Italia su 100 sono stranieri. Lo rileva l’Istat nel ‘Bilancio demografico nazionale’ relativo al 2013, nel quale si evidenzia come al 31 dicembre dello scorso anno, su una popolazione di 60 milioni e 782.688 persone (in aumento dell’1,8% rispetto al 2012), più di 4 milioni e 900mila (8,1%) siano stranieri.

CALA L’IMMIGRAZIONE STRANIERA. L’immigrazione straniera regolare, precisa però l’Istituto di statistica nazionale, cala rispetto all’anno precedente: nel 2013, infatti, sono state iscritte in anagrafe 307.454 persone provenienti dall’estero, quasi tutte straniere (90,8%), in diminuzione di circa 43mila unità rispetto al 2012, proseguendo un trend già registrato negli ultimi due anni. Questa diminuzione si manifesta prevalentemente al centro (-22,4%), seguita dal nord-est e dal nord-ovest (rispettivamente -10,7 e -9,9%).

IN AUMENTO L’EMIGRAZIONE ITALIANA. Aumenta, invece, il numero degli italiani che scelgono di trasferirsi all’estero. Nel 2013 sono stati 82mila, 14mila in più rispetto all’anno precedente, il valore più alto registrato nel corso degli ultimi dieci anni. Anche il numero di stranieri che hanno lasciato il nostro Paese (pari a 43.640) è aumentato rispetto al 2012 di 5.422 unità.

CROLLANO LE NASCITE: DAL 2009 QUASI 64MILA IN MENO. L’Istat rileva anche che nel 2013 sono calate le nascite quasi del 4% rispetto al 2012 e che negli ultimi cinque anni i nati sono circa 64mila in meno. In particolare, il numero dei nati è diminuito di 19.878 unità (-3,7%), seguendo un andamento già registrato a partire dal 2009. Il calo si registra principalmente nelle regioni del nord-est e delle isole (-4,1%). Il tasso di natalità è pari all’8,5% per mille e varia da un minimo di 7 nati per mille abitanti in Liguria, fino a un massimo di 10,3 per mille nella provincia di Bolzano.

Per gli stranieri il tasso di natalità varia dagli 11 nati ogni mille stranieri residenti, in Sardegna, ai 18,6 della Lombardia. Se l’incremento registrato negli anni precedenti era dovuto principalmente alle donne straniere, nel 2013 il numero di bambini stranieri nati in Italia, pari a 77.705, si riduce in valore assoluto (2.189 bambini in meno rispetto all’anno precedente), pur continuando a crescere in percentuale (15,1% dei nati sono generati da entrambi i genitori stranieri). Le nascite di bambini stranieri si concentrano nel nord-est (21,9%) e nel nord-ovest (21,6%) ogni cinque nati uno è cittadino straniero. Nelle regioni del centro la percentuale è pari al 17,4% mentre nel sud e nelle isole è intorno al 5%. La regione che presenta l’incidenza più elevata di nati stranieri sul totale dei nati è l’Emilia Romagna, dove è straniero un nato ogni quattro (24,6%).