Roma, 4 giu.(LaPresse)- Nove agenti di polizia sono stati condannati a quattro anni di reclusione per il pestaggio di Stefano Gugliotta, avvenuto la sera del 5 maggio 2010 a margine della finale di Coppa Italia tra Inter e Roma allo stadio Olimpico. Gli agenti, imputati per lesioni gravi, sono stati condannati in primo grado anche a un risarcimento di 40mila euro nei confronti del giovane. Alla lettura della sentenza che ha condannato gli agenti Guido Faggiani, Andrea Serrao, Roberto Marinelli, Adriano Cramerotti, Fabrizio Cola, Leonardo Vinelli, Rossano Bagialemani e Michele Costano, imputati per lesioni nei suoi confronti, il giovane Stefano Gugliotta è scoppiato in lacrime abbracciando la madre. “Giustizia è stata fatta, mi hanno massacrato”, ha detto Gugliotta ancora scosso, uscendo dall’aula della decima sezione penale.
“Non è mai piacevole veder condannati dei pubblici ufficiali per reati simili”, ha detto l’avvocato di Gugliotta, Cesare Piraino, “ma se il reato riconosciuto è questo, la pena non poteva essere modesta”. La sera del 5 maggio 2010, in cui si disputò la finale di Coppa Italia tra Inter e Roma, all’epoca ventisettenne, Gugliotta fu fermato dagli agenti in via Pinturicchio, vicino allo stadio Olimpico mentre era a bordo del motorino insieme a un amico. Non era stato alla partita e nella zona in quel momento non c’era assembramento di tifosi. Nonostante questo, il ragazzo – in base alle accuse per le quali oggi sono stato condannati i nove agenti – sarebbe stato aggredito e pestato, riportando lesioni al volto, alla schiena e in altre parti del corpo.