Mose, 35 arresti: fra loro anche sindaco Orsoni. Galan: Chiedo di essere ascoltato

Venezia, 4 giu. (LaPresse) – Sarebbero 35 gli arrestati e un centinaio gli indagati nell’inchiesta della Procura di Venezia sulle tangenti pagate per gli appalti del Mose, il sistema di dighe per la difesa di Venezia dalle acque alte. Fra gli arrestati ci sarebbe anche il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e altri esponenti politici veneti. Le accuse sono di concussione, corruzione e riciclaggio. L’indagine era partita tre anni fa. Sarebbe stato richiesto l’arresto anche per l’ex governatore del Veneto in quota Forza Italia, Giancarlo Galan, ma gli atti dovranno essere trasmessi in Senato in quanto attualmente parlamentare. “Dalle prime informazioni che ho assunto e da quanto leggo sui mezzi d’informazione – afferma Galan -, nel dichiararmi totalmente estraneo alle accuse che mi sono mosse, accuse che si appalesano del tutto generiche e inverosimili, per di più, provenienti da persone che hanno già goduto di miti trattamenti giudiziari e che hanno chiaramente evitato una nuova custodia cautelare, mi riprometto, dopo approfondita disamina degli atti con il mio collegio di difesa, di difendermi a tutto campo nelle sedi opportune, con la serenità e il convincimento che la mia posizione sarà interamente chiarita”. “Spiace – afferma l’ex governatore – non essere stato ascoltato prima, dato che sono molti mesi che si indaga intorno a questa vicenda e mi sono sempre dichiarato più che disponibile a fornire le informazioni necessarie nella trasparenza più assoluta. Chiederò di essere ascoltato il prima possibile con la certezza di poter fornire prove inoppugnabili della mia estraneità”.