Papa a vescovi Zimbabwe: Bianchi e neri uniti per bene del popolo

Città del Vaticano (Vaticano), 2 giu. (LaPresse) – Il popolo dello Zimbabwe è costituito “di bianchi e neri, qualche ricco ma tanti poveri, di numerose tribù. I cristiani fanno parte di tutti i partiti politici e alcuni rivestono posizioni di autorità”. Tuttavia, tutti insieme “hanno bisogno di conversione e guarigione”. Sono le parole rivolte da Papa Francesco ai vescovi dello Zimbabwe, ricevuti in Vaticano in occasione della ‘visita ad Limina’. La Chiesa locale, ha proseguito il Pontefice riprendendo l’Africae Munus di Benedetto XVI, dimostri che “la riconciliazione non è un atto isolato ma un lungo processo grazie al quale ciascuno si vede ristabilito nell’amore, un amore che guarisce attraverso l’azione della Parola di Dio”. Secondo quanto riporta anche Radio Vaticana, il Papa ha riconosciuto che molte persone nello Zimbabwe “hanno raggiunto il limite umano e non sanno a chi rivolgersi”. Di qui l’esortazione ai vescovi ad incoraggiare i fedeli, nella convinzione che il Signore non mancherà di ascoltare il pianto dei poveri. Nella parte conclusiva del suo discorso, il Papa ha rivolto l’attenzione a sacerdoti, catechisti e laici ponendo l’accento sull’importanza di una buona formazione. Infine, un pensiero alla preparazione e alla guida dei giovani cattolici che desiderino il matrimonio cristiano, affinché possano attingere alla “ricchezza degli insegnamenti morali del Chiesa sulla vita e l’amore” così da trovare “la vera felicità nella libertà come madri e padri”.