Città del Vaticano (Vaticano), 23 mag. (LaPresse) – “Il Papa si appresta a visitare la Terra Santa con quell’intensità di sentimenti” propria “di tutti i pellegrini. Sono sentimenti di attesa, di fede, di grande emozione e di gioia”. Lo ha detto in un’intervista a Ctv il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin parlando del viaggio del Pontefice in Terra Santa. “Il Papa ha voluto fare di questo pellegrinaggio un pellegrinaggio di preghiera – ha aggiunto Parolin – Il Pontefice si reca in una terra particolarmente tavagliata: spero che il frutto sia quello di aiutare tutti gli uomini di buona volontà a favorire la pace” e il dialogo. Per Parolin il viaggio di Bergoglio porterà la possibilità, per le comunità che vivono in Terra Santa, di “godere di pace e di sicurezza dentro dei confini riconosciuti” e favorirà il riconoscimento del “diritto del popolo palestinese di potersi spostare, di avere una patria”.
“Il viaggio di Papa Francesco in Terra Santa – ha precisato ancora Parolin – sarà un momento di gioia e di conforto per tutti i cristiani che vivono lì. La presenza del Pontefice vuole sottolineare che queste comunità sono pietre vive”, cioè che “senza di loro i luoghi sacri rischiano di trasformarsi in musei”. Infine il segretario di Stato Vaticano ha posto l’accento sul fatto che bisogna “superare le forme di estremismo che nascono dalla religione ma che hanno poco a che fare con la religione stessa”.