(di Benedetta Dalla Rovere)
Milano, 21 mag. (LaPresse) – “Qualsiasi app o innovazione che eroghi un servizio pubblico non autorizzato compie un esercizio abusivo della professione: non è permesso e non si può fare, che si chiami Uber o in qualsiasi altro modo”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi dopo aver incontrato i tassisti in Prefettura a Milano. “Non accetteremo nessun caso che violi una norma che è chiarissima e non si presta a nessuna interpretazione”, ha aggiunto Lupi che ha spiegato che “il servizio pubblico non di linea” può essere erogato unicamente dai taxi e dalle auto a noleggio con conducente. “Nel momento in cui viene poi fatto un servizio pubblico non autorizzato non ci sarà alcuna tolleranza”, ha assicurato.
La società Uber avrà quindi il via libera se si adeguerà alle regole imposte per l’Ncc: tariffe chiare e auto che escono dalla rimessa solo su chiamata per poi tornarvi al termine della corsa. Verranno fatte “verifiche severe” per accertare che Uber sia un “servizio che rispetti la legge”, mentre viene considerato illegale Uberpop, la app per smatphone e tablet che permette a qualsiasi privato cittadino che abbia i requisiti minimi di potersi di fatto sostituire ai taxi. “Chi eroga questo servizio – ha precisato Lupi – compie un esercizio abusivo della professione. Ognuno se ne deve assumere la responsabilità”.
Lupi non ha risparmiato nemmeno i tassisti. “Non possiamo accettare che sia tollerata l’interruzione del pubblico servizio – dice – ci possono essere tutte le ragioni del mondo ma questo e’ inaccettabile. Chiediamo perciò l’immediata sospensione degli scioperi – ha proseguito il ministro – e il ritorno a un dialogo corretto tra tassisti e istituzioni”.
Ancora più netto il governatore lombardo Roberto Maroni che ha escluso che la legge consenta l’uso di Uberpop. “Così come è formulata Uberpop è un esercizio abusivo della professione”, ha spiegato Maroni, sottolineando che “se viene riconosciuta questa violazione è chiaro che si tratta di un servizio illegale”. Oltre a Lupi e Maroni, all’incontro in Prefettura erano presenti il prefetto Francesco Paolo Tronca, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha ricordato come le istituzioni siano “contro l’illegalità, da qualunque parte venga”. “Non siamo contro un’app o l’innovazione – ha puntualizzato Pisapia – ma contro il reato dell’esercizio abusivo della professione e chi concorre si rende, ugualmente, responsabile del reato”. Per questo “è necessario rafforzare i controlli, con poteri di verifica, che devono essere responsabilità di tutti” e non solo della polizia locale e devono essere fatti soprattutto di notte perché è quello il momento in cui “avviene la maggior parte degli illeciti”.
Fuori dalla Prefettura erano radunati circa 500 tassisti, arrivati a piedi in corteo dalla Stazione Centrale che hanno colto con un lungo boato la notizia che Uberpop era stato bocciato in pieno.