Venezia, 17 mag. (LaPresse) – Undici arresti, 8 in carcere e 3 ai domiciliari, sono stati eseguiti oggi a tra Veneto ed Emilia Romagna nell’ambito dell’operazione di smantellamento di un’associazione per delinquere dedita all’assalto di bancomat attraverso l’uso di esplosivo. Oltre agli 11 arresti, è stata anche disposta dal gip di Venezia un’ordinanza cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti hanno riguardato cittadini italiani, residenti nella Riviera del Brenta e nella provincia di Rovigo, appartenenti ad una organizzazione criminale dedita alla commissione di furti ai danni di bancomat mediante l’utilizzo di esplosivo, nelle province di Venezia, Ferrara, Ravenna Bologna, Rimini, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Mantova, Modena e Verona.
L’indagine, condotta dal nucleo operativo della compagnia carabinieri di Chioggia e coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia, ha consentito di smantellare un’associazione per delinquere che, in circa 13 mesi, aveva effettuato 41 assalti a bancomat di istituti di credito mediante l’inserimento di una scatola metallica (la “piattina”) carica di esplosivo all’interno della fessura di erogazione del denaro. Nella stessa indagine sono stati individuati, oltre alle batterie operative, i canali di approvvigionamento dell’esplosivo e la fitta rete di copertura per la custodia dei veicoli rubati utilizzati per le azioni criminose, spesso in luoghi non direttamente riconducibili agli indagati.