Napoli, 15 mag. (LaPresse) – Sequestro di imprese edili, terreni, immobili e rapporti bancari per un valore di 10 milioni di euro, riconducibili a 3 personaggi ritenuti affiliati al clan camorristico dei Polverino, operante nei paesi dell’hinterland a Nord di Napoli, in altre Regioni d’Italia e all’estero, clan al quale venivano destinati gli utili derivanti dal suddetto patrimonio. E’ il decreto eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e dai finanzieri di Giugliano in Campania, emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea. Nello stesso filone d’indagine il 24 ottobre scorso i carabinieri avevano scoperto speculazioni edilizie del clan e sottoposto a sequestro beni mobili e immobili per 28 milioni di euro, arrestando le stesse 3 persone per associazione di tipo mafioso, esecuzione di opere edili senza autorizzazione o in maniera difforme da quanto autorizzato e di concorso con pubblico ufficiale in falsità materiale e ideologica in atti pubblici aggravati da finalità mafiose.