Sbarchi, arrestati scafisti naufragio al largo della Libia

Roma, 14 mag. (LaPresse) – Catania, 14 mag. (LaPresse) – Questa notte personale della squadra mobile, del servizio centrale operativo e della marina militare ha arrestato due persone, un cittadino tunisino e uno marocchino, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, omicidio plurimo e naufragio. I due sono considerati gli scafisti dell’imbarcazione affondata lunedì al largo della Libia causando la morte di 17 persone. La barca in legno, su cui viaggiavano oltre 200 migranti, è stata soccorsa il 12 maggio da un rimorchiatore battente bandiera della della Repubblica di Vanuatu mentre stava affondando. Successivamente è intervenuta la nave Grecale della marina militare impegnata nell’operazione Mare Nostrum, col supporto di un altro rimorchiatore francese, che ha consentito di recuperare 206 migranti. Tra i 17 morti 12 erano donne, 3 uomini e 2 bambini, sono in corso le attività di identificazione. Secondo quanto emerso nelle indagini, i due scafisti hanno deliberatamente provocato un’avaria all’imbarcazione che ha poi causato l’affondamento.

Ai migranti è andato anche il pensiero del Pontefice, nel corso dell’Udienza generale di questa mattina. “Preghiamo – ha chiesto Papa Francesco – per le persone che in questi giorni hanno perso la vita nel mare Mediterraneo. Si mettano al primo posto i diritti umani, preghiamo per questo, e si uniscano le forze per prevenire queste stragi vergognose”.