Città del Vaticano, 13 mag. (LaPresse)- “Le cose di Dio non si possono capire solo con la testa, bisogna aprire il cuore allo Spirito Santo”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Pontefice ha quindi sottolineato che la fede è un dono di Dio, ma non si può ricevere se si vive “staccati” dal suo popolo, dalla Chiesa. Orgoglioso,sufficiente, superbo, staccato dal popolo, aristocratico dell’intelletto: così Papa Francesco descrive il gruppo degli “intellettuali”, di quei “dottori della legge con i quali Gesù ha sempre avuto problemi” perché “non finivano mai di capire, giravano sulle stesse cose, credevano che la religione era una cosa soltanto di testa e di leggi, che bisognava compiere i comandamenti e niente di più. Tutto era nella testa, tutto è intelletto: in questa gente non c’è il cuore, non c’è l’amore, la bellezza, l’armonia; è gente che vuole soltanto spiegazioni”. Questa gente, ricorda Francesco, “si era staccata e non credeva nel popolo di Dio. Credeva soltanto nelle sue cose e così aveva costruito tutto un sistema di comandamenti – sottolinea il Papa – cacciavano via la gente e non la lascivano entrare nella Chiesa, nel popolo. Non potevano credere e questo è il peccato di resistere allo Spirito Santo e di chiudere le porte. Più che testardaggine, è avere il cuore duro e questo è più pericoloso”.